Falsi vaccini per avere il Green pass, Madame punta dritta al processo. Camila Giorgi spera nello sconto
Mancano pochi giorni all’udienza preliminare che stabilirà se ci sarà un processo oppure no per il caso relativo ai finti vaccini somministrati dalla dottoressa Daniela Grillone Tecioiu nel 2021. Martedì 21 gennaio, la giudice per le indagini preliminari Antonella Crea dovrà decidere sia sulle richieste di rito alternativo sia su chi verrà rinviato a giudizio. Tra le 25 persone indagate – i reati contestati, a vario titolo, sono quelli di falso ideologico, corruzione e peculato – ci sono anche alcuni nomi noti dello sport e del mondo dello spettacolo. Due su tutti: l’ex tennista Camila Giorgi e la cantante Francesca Calearo, conosciuta con il nome d’arte di Madame.
Le strategie opposte di Camila Giorgi e Madame
In vista dell’udienza preliminare al tribunale di Vicenza, Camila Giorgi e Madame hanno optato per due strategie processuali molto diverse. L’atleta, scrive il Corriere del Veneto, ha deciso con il suo avvocato Edmondo Tomaselli di avanzare un’istanza per ottenere il giudizio abbreviato. Così facendo, spera di ottenere lo sconto di un terzo della pena. La cantante, invece, non ha voluto optare alcun rito alternativo. Se rinviata a giudizio, l’artista vicentina si sottoporrà al processo ordinario.
L’indagine della procura di Vicenza
L’inchiesta della procura di Vicenza conta 25 persone iscritte nel registro degli indagati. La vicenda finita nel mirino dei magistrati riguarda una serie di pazienti della dottoressa Grillone Tecioiu, che nel 2021 avrebbe rilasciato loro il Green Pass anche senza che si fossero effettivamente vaccinati contro il Covid. In cambio del rilascio della certificazione, la dottoressa si sarebbe fatta pagare 100 euro per paziente. Cifre incassate nel suo studio medico di Vicenza e fatte passare per «sedute di ozonoterapia».
Foto copertina: ANSA/Alessandro Di Marco | La cantante Madame durante le Atp Finals di Torino, 8 novembre 2024