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MusicaSuoni e Visioni

I bei ritorni di Cosmo e Coez, magnifici Negrita, l’aria fritta di Myss Keta – Le recensioni delle nuove uscite della settimana

19 Gennaio 2025 - 18:00 Gabriele Fazio

Myss Keta – .

L’unico punto proposto da Myss Keta che ci interessa è quello che chiude l’ascolto di questo album. Questa orrenda miscellanea di dance sguaiata e innocua sulla quale la ragazza ci appiccica su con uno sputo, senza particolare riguardo, delle frasette che brillano di una pretenziosità grottesca, di un filosofeggiare presuntuoso e del tutto spicciolo, e che in certi punti, con la bocca impastata della peggiore milanesità, una roba che farebbe inorridire anche la buon’anima di Guido Nicheli, nemmeno si capisce benissimo. Un disastro totale, incomprensibile, ridondante dal 2016, quando il personaggio mascherato è venuto fuori e che da allora non si è mai evoluto in qualcosa di intellettuale, politico, provocatorio. Anzi, è andata sempre peggio, arrivando a rappresentare in maniera plastica il decadentismo culturale dell’offerta che proviene dalla discografia italiana, nella quale il personaggio supera il concetto, l’immagine supera il talento, ciò che appare supera ciò che sei effettivamente in grado di fare. La musica per arrivare ad altro. Semplicemente mortificante.