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Il miracolo della piccola Sara: al Bambino Gesù rimosso un tumore renale di oltre un chilo da una bambina di otto anni

20 Gennaio 2025 - 11:38 Stefania Carboni
rimosso tumore renale bambina
rimosso tumore renale bambina
La piccola, affetta da nefroblastoma, ha subito un'operazione durata oltre 9 ore, che ha richiesto il temporaneo arresto cardiaco. Il racconto di un successo che dà speranza anche ad altre famiglie

Al Bambino Gesù di Roma è stato rimosso un voluminoso tumore renale di circa 1 chilo e mezzo da una bambina di otto anni. La massa aveva invaso anche il cuore. La piccola, affetta da nefroblastoma, ha subito un’operazione durata oltre 9 ore, che ha richiesto il temporaneo arresto cardiaco. Un’operazione complessa, «resa possibile dalla collaborazione tra oncologi, chirurghi, cardiochirurghi, e anestesisti, rappresenta un risultato importante per la medicina pediatrica», ha dichiarato in una nota l’ospedale pediatrico. «Questo successo non è solo una vittoria medica, ma anche una grande speranza per tante famiglie che affrontano situazioni simili», ha dichiarato Alessandro Crocoli, responsabile dell’Unità di Chirurgia Oncologica.

Cosa è il nefroblastoma, il tumore renale di cui era affetta la piccola Sara

Il nefroblastoma, noto anche come tumore di Wilms, «è una neoplasia rara che colpisce prevalentemente i bambini tra 1 e 5 anni, con un picco tra i 2 e i 3 anni. Rappresenta circa il 90% dei tumori renali pediatrici, anche se i tumori al rene costituiscono meno del 5% delle neoplasie in età pediatrica – ricorda l’ospedale – In Italia, la sua incidenza è di circa 8 casi ogni milione di bambini. I reni si formano durante lo sviluppo embrionale a partire da alcune particolari cellule staminali dette progenitrici. In alcuni casi, queste cellule persistono nei reni dopo la nascita e, a causa di mutazioni genetiche, possono proliferare in modo incontrollato, portando alla formazione del nefroblastoma». «Sara (nome di fantasia), 8 anni appena compiuti, era affetta da un nefroblastoma al rene destro che si estendeva all’interno della vena renale, della vena cava inferiore fino a raggiungere l’atrio destro del cuore, a causa di una trombosi neoplastica. Questa rara estensione del tumore – osserva il Bambino Gesù – si verifica in appena il 4-10% dei casi di nefroblastoma. Prima dell’intervento Sara è stata sottoposta a sei cicli di chemioterapia, eseguiti dal team di oncologi guidati dal professor Franco Locatelli, per ridurre la massa tumorale e facilitare l’operazione. La fase preparatoria pre-chirurgica si è avvalsa di tecniche all’avanguardia di diagnostica per immagini come l’elaborazione 3D del tumore da asportare realizzata dall’unità di Imaging avanzato cardiotoracovascolare e fetale».

(foto di repertorio Ufficio Stampa / BG)

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