L’attacco a Salvini nel libro scolastico, la denuncia leghista a Carpi. Il ministero ai presidi: «Saltate quella parte». Cosa c’è scritto
«Il consiglio dei ministri ha adottato un decreto che ha revocato molte delle peggiori politiche imposte dal precedente ministro dell’Interno e attuale leader del partito anti-immigrati della Lega, Matteo Salvini». È finito al centro delle polemiche per queste due righe un libro di testo in inglese sull’educazione alla cittadinanza, che in un box intitolato Passi verso una cittadinanza attiva e responsabile critica apertamente le politiche migratorie di Salvini quando era ministro dell’Interno. Un dettaglio che non è sfuggito al consigliere comunale della Lega di Carpi Giulio Bonzanini, che ha portato alla luce il caso. Fino all’intervento del ministero dell’Istruzione e del Merito, del collega di partito Giuseppe Valditara, che ha chiesto una verifica alla casa editrice e che ha portato al ritiro dell’edizione online.
Perché è stato ritirato il libro con le critiche a Salvini
Il capitoletto con le frasi critiche nei confronti delle politiche migratorie e di asilo di Matteo Salvini è contenuto in un libro di testo di inglese Steps into social studies, edito Clitt e adottato da diversi istituti scolastici. Gli autori esprimono un giudizio negativo sui decreti sicurezza, approvati dal Governo nell’ottobre del 2020. Il testo è tratto e adattato da un contenuto di Reliefweb.int, un sito che fa riferimento all’Office for the Coordination of Humanitarian Affairs (Ocha) dell’Onu. Il ministero contesta l’espressione di giudizi di parte e il tema «non attinente allo studio di una disciplina didattica», e ha avviato un’azione nei confronti della casa editrice. «Su indicazione del ministro Valditara, il ministero ha avviato un’immediata verifica con il presidente dell’Associazione Italiana Editori e con la Casa editrice sull”effettiva presenza di questi contenuti», si legge in una nota, «Appurato l’errore, la Casa Editrice ha rappresentato le sue scuse al ministero e all’Associazione editori e si è impegnata a provvedere all’immediato ritiro di tutte le copie disponibili online, assicurando che verrà a breve pubblicata una nuova edizione con una versione corretta».
Il regolamento sui libri didattici nelle scuole
È sempre il ministero poi a ricordare che l’Aie, l’Associazione italiana editori, ha un codice di autoregolamentazione riferito ai testi didattici ed educativi che prevede «che l’autore è sempre esclusivo titolare della paternità dell’opera ma che l’editore deve impegnarsi a vagliare la correttezza delle informazioni e avere cura di valutare che le stesse siano improntate al rispetto della pluralità delle idee». Per quanto riguarda le copie fisiche del testo, già in adozione in numerosi istituti, il Mim chiederà «ai dirigenti scolastici e, per il loro tramite, ai docenti delle scuole nelle quali il testo è stato adottato, che si impegnino a non trattare quella parte specifica di contenuti». Intanto, oltre Salvini, anche l’europarlamentare Roberto Vannaccia ha condiviso un post che denuncia la vicenda. «Un libro adottato presso il liceo Fanti di Carpi descrive Matteo Salvini come il ministro dalle “peggiori politiche”. Chi è a stabilirlo? Il preside? Il professore?», lo sfogo del generale, «sono sempre più numerosi i casi di docenti e dirigenti scolastici che consentono, se non proprio promuovono, libri di testo sfacciatamente di parte e pregni di propaganda politica e sociale vergognosa. Libri che spesso promuovono la fluidità della società, il diritto alla migrazione, l’ideologia di genere e che tendono a interpretare la storia con la lente d’ingrandimento del politicamente corretto. Dopo le lezioni per i bambini trans ora arrivano i testi della dittatura culturale per manipolare sempre più gli studenti. Famiglie all’erta!».