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Ermal Meta, lo spavento prima di diventare papà: «Così la mia compagna Chiara ha salvato la vita a nostra figlia»

20 Gennaio 2025 - 23:50 Alba Romano
ermal meta papa figlia fortuna marie gravidanza difficile
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Il cantante è diventato padre di Fortuna Marie lo scorso giugno. A Verissimo ha raccontato le difficoltà durante il periodo di gravidanza della compagna e come lei sia riuscita a sventare il peggio

La gravidanza difficile, quello stato di veglia quasi perenne che ha salvato la vita alla piccola, il parto e la gioia incontenibile. «È lei? È lei?», ha ripetuto una dozzina di volte in una manciata di secondi Ermal Meta tenendo in braccio per la prima volta sua figlia, Fortuna Marie. È nata lo scorso giugno, ora ha 7 mesi, e il cantante l’ha avuta dalla compagna Chiara Sturdà. «In quei venti secondi ci sia stata una riprogrammazione totale della mia persona. È un’emozione troppo grande da contenere. Ho curato tutte le mie fragilità, è come se fossi rinato», ha detto ancora emozionato a Verissimo, «mi sono scoperto più paziente e forte di quello che pensavo. Da quando è nata Fortuna Marie, non mi pesa più svegliarmi alle 7, è come se avessi una molla sotto il letto». È la sua nuova quotidianità ed è felicissimo di viverla.

L’intuizione della compagna

Vincitore del Festival di Sanremo nel 2018, 43 anni, Meta ha anche raccontato i mesi difficili della gravidanza. «Chiara ha avuto una gravidanza difficile, non dormiva mai, era sempre vigile. E alla fine ha avuto ragione lei», racconta a Toffanin. Ha avuto ragione perché ha notato qualcosa e ha tempestivamente allertato i sanitari. «Si è accorta che stava accadendo qualcosa che non doveva accadere, un problema grave e se fosse stata nel sonno non se ne sarebbe accorta», ricorda il cantante, ultimo presentatore del Concertone del Primo Maggio a Roma lo scorso anno, «questo ha salvato la nostra bambina. È la nostra eroina, lei probabilmente si arrabbierà, ma voglio dirlo, è stata veramente un’eroina». Anche il parto non è andato via liscio, ci sono state alcune complicazioni e l’incontro padre-figlia è avvenuto dopo alcune ore. «La prima cosa che ho fatto è stata suonarle una canzone», ha ammesso Meta, «lei ha riconosciuto la mia voce e ha smesso subito di piangere e ho iniziato io».

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