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Addio a Luigi Molon custode di Casa Rosa, il primo cimitero per animali d’Italia: «Nacque nel 1923 per seppellire la gallina del Duce»

20 Gennaio 2025 - 13:06 Antonio Di Noto
Figlio del fondatore Antonio Molon, Luigi ha accolto migliaia di animali nel cimitero nel quartiere Portuense di Roma

Luigi Molon è morto ieri a 76 anni lasciando per sempre la sua Casa Rosa. Il cimitero per animali che nacque nel 1923 per accogliere le spoglie della gallina del Duce, con cui i figli Romano, Vittorio e Bruno amavano giocare. A occuparsi della sepoltura nel quartiere Portuense di Roma fu inizialmente il padre di Luigi, come ha spiegato Adnkronos: Antonio Molon, veterinario di Mussolini. Ma quella fu solo la prima, perché in oltre un secolo nel cimitero sono stati sepolti oltre mille animali, alcuni dei quali hanno fatto compagnia a personaggi illustri. Ancor oggi, infatti, Casa Rosa ospita i resti di Michelle, il cane di Brigitte Bardot; di Trick, il cane di Sandro Pertini; dei gatti di Anna Magnani; dei cani dei Savoia e di quelli di Peppino De Filippo. A deporre le spoglie dei loro amici a quattro zampe sono stati anche Aldo Fabrizi e Federico Fellini.

Oltre mille animali sepolti

Oggi sono oltre mille le sepolture che danno vita a un luogo suggestivo, dove i padroni tornano a ricordare gli animali che hanno fatto loro compagnia lungo il sentiero della vita e i turisti entrano ad osservare incuriositi. Da vedere c’è tantissimo: cucce di mille colori, fiori, piccole lapidi e recinti. Tutto è a misura di cani e gatti. A Casa Rosa, Luigi detto «Mino» ha dedicato gran parte della sua vita, e l’ha sempre difesa con orgoglio. Nel 2023 la regione Lazio stava valutando l’introduzione di una legge per regolare le sepolture degli animali assieme ai proprietari. A Repubblica, Luigi Molon ribadì che il suo era l’unico cimitero per animali della capitale: «Abbiamo regolare licenza comunale. Facessero pure la legge, ma l’autorizzazione a noi non possono toglierla».

Cani, gatti, tartarughe… e scimmie

Cani, gatti e galline non sono gli unici animali sepolti a Casa Rosa, che si chiama così in onore della madre di Luigi: Rosa Pontarin, di origine vicentina come Antonio. Ci sono tanti papere, piccioni, pappagalli, un passero, criceti, cavalli, una tartaruga (Ruga), una leonessa (Greta) e un serpente. «Ma – spiegava Luigi al Corriere della Sera nel 2022 – abbiamo ospitato anche delle scimmie che appartenevano a un signore che ha deciso di lasciarle qui a tempo determinato. I posti sono limitati, il contratto è di cinque anni obbligatori, poi diventa facoltativo ma la stragrande maggioranza delle persone, rinnova». Da diversi l’idea di Casa Rosa è stata replicata altrove: c’è Argo a Padova e Il Fido Custode a Milano, ma i cimiteri per animali sono ancora molto rari.

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