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Naufragio Costa Concordia, Schettino ha chiesto la semilibertà. La sopravvissuta Vanessa Brolli: «Vivrà per sempre con il peso della tragedia»

20 Gennaio 2025 - 18:01 Massimo Ferraro
naufragio concordia schettino sopravvissuti broli
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I giudici decideranno il prossimo 4 marzo. Brolli, che aveva 14 anni, era sulla nave da crociera con la famiglia ed è tornata a parlare 13 anni dopo il disastro dell'Isola del Giglio

«A prescindere dalla decisione dei giudici siamo certi che Schettino vivrà il resto dei suoi giorni con addosso il peso di questa tragedia». A parlare al Resto del Carlino è Vanessa Brolli, la più piccola della famiglia partita in crociera sulla Costa Concordia nel 2012 per festeggiare i 50 anni di matrimonio dei nonni. Insieme al fratello Omar e alla sorella Federica, raccontarono al podcast Il dito di Dio di Pablo Trincia cosa accadde il 13 gennaio del 2012 poco a largo dell’Isola del Giglio, quando la Costa Concordia entrò in collisione con degli scogli e si inclinò su un lato, portando con sé 32 vite. Per quel naufragio il comandante della nave, Francesco Schettino, fu condannato a 16 anni per omicidio plurimo colposo, lesioni colpose, naufragio colposo e abbandono della nave. Dopo aver scontato oltre metà della pena, Schettino ha maturato i termini che gli consentono di accedere a misure alternative al carcere e ha richiesto la semilibertà, sulla quale decideranno i giudici il prossimo 4 marzo.

Vanessa Brolli e la semilibertà di Schettino

«È giusto che Schettino paghi per quello che ha fatto», dice ora Vanessa Brolli al quotidiano bolognese. All’epoca della tragedia aveva solo 14 anni. Fu salvata dal padre, che mise lei e la madre su una scialuppa, e poi tornò indietro per salvare altre persone: «È stato tra gli ultimi a lasciare la Concordia, quando l’acqua arrivava oramai alle ginocchia». Così come fece il fratello Omar, all’epoca 18enne, che si occupò dei nonni e di altri naufraghi in difficoltà. Ora la famiglia sa che Schettino potrebbe ottenere dei benefici sulla pena. «Dispiace sapere che potrebbe tornare a casa. Schettino deve pagare per le sue colpe», ha detto Vanessa Brolli, «a prescindere dalla decisione dei giudici siamo certi che Schettino vivrà il resto dei suoi giorni con addosso il peso di questa tragedia. Questa è la più grande pena per lui. Anche se dovesse uscire dal carcere, dovrà convivere con questa colpa per tutta la vita». Poi ha ricordato quella sera: «Sulla nave ho visto persone trasformarsi in animali. L’istinto di sopravvivenza ti fa fare cose terribili. Non guardi in faccia a nessuno e pensi solo a salvarti. Ho visto uomini sgomitare e colpire donne incinta pur di raggiungere le scialuppe. E i bambini in lacrime, che cercavano la loro mamma».

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