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Tornano dal lavoro e trovano la casa occupata, la trattativa con una rom incinta: «Ci ha chiesto un riscatto»

21 Gennaio 2025 - 14:34 Alba Romano
La vicenda ad Anzio, in provincia di Roma, dove cresce la preoccupazione che casi come questo possano diventare più frequenti. Soprattutto dopo la chiusura di un vicino campo rom

Sono tornati a casa dal lavoro venerdì sera intorno alle 22 e si sono trovati la casa occupata. I protagonisti della vicenda sono i due inquilini di un appartamento ad Anzio, sul litorale della provincia di Roma. Provando ad aprire il portone d’ingresso dell’alloggio in via dei Pesci 12, i due si sono resi conto che la serratura era stata cambiata. Nelle ore in cui la casa era rimasta vuota, vi si era introdotta una donna nomade di circa 30 anni che al ritorno dei legittimi inquilini registrati con regolare affitto, si è rifiutata di aprire. I due hanno quindi messo in allarme il proprietario, che ha a sua volta allertato le forze dell’ordine.

L’occupante pagata per andarsene

Poco dopo i carabinieri sono arrivati all’appartamento e hanno provato a convincere la donna a uscire, senza riuscirci. Da dentro l’alloggio, l’occupante ha dichiarato di essere incinta e malata, e di non sapere dove altro andare, riporta il Messaggero. Le sue intenzioni però sono cambiate quando il proprietario ha accettato di pagarla affinché se ne andasse. Una volta ricevuta la somma, la donna ha lasciato l’appartamento. Ma i residenti della zona temono che situazioni simili possano diventare più frequenti in seguito alla chiusura del vicino campo nomadi di Castel Romano, che il Comune di Roma vorrebbe dismettere entro il 2026.

Un’occupazione ben preparata

Secondo quanto raccontano i residenti della via, il colpo sarebbe stato studiato nei dettagli. «È stata un’occupazione ben preparata La donna evidentemente deve avere seguito i movimenti e gli orari dei due inquilini e poi, quando ha avuto la certezza che non erano in casa e che aveva tutto il tempo per occupare, con l’aiuto di altre persone è riuscita a forzare la porta e a cambiare la serratura. È accaduto altre volte. Non vorremmo che si ritornassero le occupazioni in massa come accaduto in passato», ha raccontato una vicina delle vittime che sono riuscite tornare nella propria casa.

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