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Usa fuori dall’Oms, stop allo Ius soli, emergenza contro i migranti: i primi ordini esecutivi del presidente Trump

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Le firme del presidente sulle prime azioni della sua amministrazione: grazia ai rivoltosi di Capitol Hill e revoca degli ordini su intelligenza artificiale e auto elettrica. Il salvataggio di TikTok e la promessa sulla guerra tra Russia e Ucraina

Fuori gli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Dichiarazione di emergenza nazionale al confine meridionale. Addio allo ius soli e alla cittadinanza per chi nasce negli Usa. E via anche dall’accordo per il clima. Gli ordini esecutivi di Donald Trump subito dopo il suo insediamento alla Casa Bianca riflettono le promesse della campagna elettorale e il suo discorso sull’«età dell’oro» in arrivo per l’America. Ma il presidente ha anche firmato la grazia per i rivoltosi di Capitol Hill e revocato gli ordini del predecessore Joe Biden sull’intelligenza artificiale e l’auto elettrica. E revocato le sanzioni contro i coloni israeliani in Cisgiordania. Oltre a salvare TikTok – per ora – come aveva annunciato.

Ius soli e Oms

Il presidente ha firmato davanti ai cronisti nello Studio Ovale l’ordine esecutivo che sancisce il ritiro degli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms). Il testo dell’ordine cita «la cattiva gestione della pandemia di Covid-19 sorta da Wuhan, Cina, e altre crisi sanitarie globali». Ma anche «la mancata adozione» di riforme urgenti. E «l’incapacità di dimostrare indipendenza da influenze politiche inopportune di Stati membri», con un riferimento chiaro alla Cina. L’Oms ha anche la colpa di «continuare a chiedere pagamenti ingiustamente onerosi» agli Stati Uniti. Trump ha firmato, nello Studio Ovale, l’ordine esecutivo per mettere fine al diritto di cittadinanza per nascita, stabilito dalla Costituzione americana. Nelle intenzioni del presidente servirà a fermare i parti in America dei clandestini.

L’immigrazione

Poi ci sono gli ordini che dichiarano l’immigrazione illegale al confine tra Stati Uniti e Messico un’emergenza nazionale. Designando i cartelli criminali come organizzazioni terroristiche. Il presidente ha anche firmato un ordine esecutivo che nega la cittadinanza automatica ai figli di immigrati irregolari nati sul suolo statunitense. Un provvedimento che violerebbe il quattordicesimo emendamento e rischia quindi di essere subito oggetto di ricorsi legali. Trump ha anche promesso un piano di espulsioni di massa nei confronti dei migranti illegali. Che però sarebbe dovuto partire da Chicago, secondo le indiscrezioni di qualche giorno fa. «Il Messico probabilmente non è d’accordo, ma dobbiamo fare ciò che è giusto», ha detto il presidente parlando con la stampa presente nello Studio Ovale. L’ordine sull’emergenza nazionale al confine meridionale potrebbe innescare il dispiegamento di ulteriori risorse del Pentagono. E quello di forze armate per completare il muro di confine.

L’accordo sul clima e l’intelligenza artificiale

Uno degli ordini mette anche fine alla censura governativa sulla libertà di espressione. Mentre Trump ha deciso di ritirare gli Usa pure dall’accordo sul clima: «Risparmieremo tre miliardi di dollari», ha detto il suo consigliere porgendogli l’ordine per la sigla. Il presidente ha anche ha revocato l’ordine esecutivo di Joe Biden che fissa il target del 50% delle vendite di nuovi veicoli elettrici entro il 2030. E quello sull’intelligenza artificiale: una mossa che spiana la strada al business miliardario del settore, eliminando i già scarsi guard-rail previsti. Fine anche dello smart working per i dipendenti federali. Oltre al ban di TikTok, come annunciato: «È un’app che usano i giovani. E se la Cina ruba i dati dei giovani, sinceramente, non è un grande problema», ha detto il presidente nello Studio Ovale. «Abbiamo problemi più grossi», ha detto.

La grazia per Capitol Hill

Molto contestata la grazia lai rivoltosi del 6 gennaio 2021. «Speriamo che escano questa sera», ha detto il presidente americano. Gli assalitori di Capitol Hill condannati sono detenuti in un carcere di Washington. Nancy Pelosi ha attaccato il presidente: «È una vergogna», ha scritto in un post su X l’ex speaker della Camera.

«Le azioni del presidente sono un insulto oltraggioso al nostro sistema giudiziario e agli eroi che hanno subito violenze fisiche e traumi emotivi mentre proteggevano Capitol Hill, il Congresso e la Costituzione. È vergognoso che il presidente abbia deciso di fare dell’abbandono e del tradimento degli agenti di polizia che mettono a rischio la propria vita una delle sue massime priorità», ha proseguito la democratica. «Nonostante la decisione del presidente, dobbiamo sempre ricordare lo straordinario coraggio e valore degli eroi delle forze dell’ordine che si opposero e assicurarono che la democrazia sopravvivesse in quel giorno oscuro», ha concluso Pelosi.

La grazia a Tarrio

Tra i 1500 graziati c’è anche Enrique Tarrio, l’ex leader del gruppo di estrema destra dei Proud Boys condannato a 22 anni di carcere per cospirazione sediziosa. Tarrio è stato arrestato a Washington giorni prima della rivolta per aver bruciato uno striscione di Black Lives Matter affisso su una chiesa della capitale ed essere stato trovato in possesso di caricatori per fucili ad alta capacità. Il giudice, all’epoca precisò, che pur non avendo partecipato all’insurrezione il leader dei Proud Boys «ha avuto un impatto enorme sugli eventi della giornata».

Infine, il presidente ha sostenuto che la Danimarca accetterà la cessione della Groenlandia agli Stati Uniti.E ha annunciato che parlerà con Vladimir Putin per la guerra in Ucraina: «Zelensky mi ha detto che vuole un accordo. Senza quello lo Zar distruggerà la Russia». A chi gli ricordava la sua promessa di porre fine al conflitto in 24 ore, Trump ha risposto di avere ancora mezza giornata a disposizione. «Ci proveremo per farla finita il prima possibile», ha concluso.

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