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«Faccio la spesa nei cassonetti, così spendo 99 dollari in un anno»: la moda del dumpster diving e l’influencer danese

21 Gennaio 2025 - 23:24 Alba Romano
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Sofie Juel Andersen, giovane danese, ha iniziato per caso. Ora è una «scelta di vita» per sensibilizzare contro lo spreco

«Ho sempre il frigorifero pieno di cibo, ma nel 2024 ho speso solamente 99 dollari al supermercato». Il segreto di Sofie Juel Andersen, 30enne danese, è il cosiddetto dumpster diving, cioè rovistare nei cassonetti della spazzatura sul retro dei grandi negozi. Qui spesso vengono buttati tutti i prodotti viziati (anche solo una lattina ammaccata) o scaduti da uno o due giorni, così come numerosi altri prodotti non alimentari. Di tutti questi Juel Andersen fa incetta. Una questione economica che, nel tempo, è diventata anche un «attivismo quotidiano»: educare contro lo spreco.

La curiosità iniziale: «Una volta abbiamo trovato 300 lattine integre»

Ma come si diventa dumpster diver? Sofie Juel Andersen ha iniziato per caso dopo essersi trasferita a Sydney, in Australia. Insieme a una amica è andata a guardare cosa ci fosse all’interno dei cassonetti vicini ai supermercati. «Non l’avevo mai fatto prima, quindi ho pensato di dare un’occhiata a un cassonetto e quello che ho trovato è stato pazzesco: era pieno di cibo fresco e adatto per essere consumato», ha raccontato. «Ma era la nostra prima volta, quindi non abbiamo preso tante cose». Nonostante tutti i suoi amici pensavano fosse una pratica disgustosa, la 30enne non aveva intenzione di smettere. «Spesso anche i cestini sono pieni di cibo confezionato: polli interi, caramelle, bevande. Una volta abbiamo trovato 300 lattine di bibite ancora intonse, che vengono buttate solo perché le confezioni sono danneggiate».

I vantaggi economici e ambientali

Da una semplice curiosità, rovistare nei cassonetti è diventato una «scelta di vita». «Riduce l’inquinamento», ha spiegato Sofie Juel Andersen, che ormai utilizza i supermercati solo per prodotti di igiene. «E poi mi permette di lavorare solo quattro giorni a settimana. Mi garantisce tantissima libertà personale e finanziaria». Con tutti i soldi risparmiati, la giovane danese li investe per regalarsi dei viaggi. E anche all’estero non rinuncia a questo suo impegno. Con lo scopo, nel frattempo, di creare consapevolezza riguardo allo spreco: «Può essere buono anche se ha qualche imperfezione».

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