Per Elly Schlein quello di Musk era un saluto romano: «È piuttosto evidente»
Donald Trump in delirio di onnipotenza e il gesto di Elon Musk che è «evidentemente» un saluto romano. Elly Schlein critica il messaggio del neo-presidente degli Stati Uniti d’America durante la cerimonia di insediamento a Washington, ma anche il ruolo di Giorgia Meloni come unica leader europea invitata all’evento. «La domanda è se Meloni sarà in grado di far rispettare gli interessi italiani e europei», ha detto la segretaria del Partito democratico ai giornalisti in Transatlantico, la sala dove si incontrano parlamentari e cronisti a Montecitorio. «Il messaggio di Trump è chiaramente aggressivo e preoccupante, mostra un delirio di onnipotenza», è il pensiero della dem, «abbiamo messo a fuoco uno scenario nuovo dove il nazionalismo di destra si salda con il capitalismo tecnologico delle big tech. Serve una risposta molto forte dell’Ue». L’Unione europea aveva un unico leader in propria rappresentanza in Campidoglio, la presidente del Consiglio dei ministri italiana. Su questo, Schlein taglia corto: «Spero che Meloni si sia chiesta perché solo lei è stata invitata e perché l’Unione europea non è stata accolta e che tipo di messaggio vogliamo dare. Davanti a sfide di questa portata chi pensa che ci si salvi da soli sbaglia». Per Schlein, la domanda non è perché fosse l’unica europea a Washington: «Al di là delle singole partecipazioni, il punto è come Italia intenda contribuire ad un rilancio europeo che risponda a questa sfida aggressiva che ci è stata lanciata. Perché non fanno con noi una battaglia vera sugli investimenti comuni europei?».
Schlein, il gesto di Musk e il saluto romano
Nella giornata di giuramento e insediamento di Donald Trump come 47esimo presidente Usa, diversi sono stati i passaggi che hanno fatto discutere. Dal discorso di investitura, tra promesse e attacchi personali, ai decreti presidenziali firmati subito dopo. In particolare c’è stato un momento che non è passato inosservato: quando Elon Musk è salito sul palco. L’uomo più ricco del mondo, patron di Tesla, SpaceX e del social X, ha salutato e ringraziato il pubblico. Poi si è portato la mano destra al cuore e ha teso il braccio in alto, per due volte. Un gesto per “lanciare” il proprio cuore alla folla, o un saluto romano, distintivo dei regimi nazifascisti? A rinfocolare le polemiche, oltre agli endorsement recenti di Musk per il partito tedesco di estrema destra Afd, anche i post del referente italiano del multimiliardario. «L’Impero Romano è tornato, a cominciare dal saluto romano», ha scritto Andrea Stroppa su X condividendo il video dell’intervento. Un post che poi ha eliminato. E rinnegato, così come Musk ha minimizzato il giorno successivo parlando di «sporchi trucchi». Ma per Schlein è abbastanza chiaro: «Lo abbiamo postato anche sui nostri social, è piuttosto evidente. Abbiamo scritto antifascisti sempre».
Foto di copertina: ANSA/FABIO CIMAGLIA