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«C’è sempre posto a Piazzale Loreto Elon…», il fantoccio di Musk a testa in giù a Milano: il blitz del gruppo studentesco

21 Gennaio 2025 - 16:28 Giovanni Ruggiero
Elon Musk
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La provocazione del collettivo Cambiare Rotta, dopo il gesto controverso del miliardario che esultava per l'insediamento di Trump mimando il saluto romano

Il fantoccio di Elon Musk è stato appeso a testa in giù a piazzale Loreto dal collettivo studentesco Cambiare Rotta. Sui canali social dell’organizzazione è stata pubblicata la foto di un fantoccio fatto con una tuta da imbianchino piena di rifiuti e la faccia del patron di Tesla. «C’è sempre posto a Piazzale Loreto Elon…» scrivono gli studenti accanto alla foto, dove si vede anche il cartello con la scritta piazzale Loreto in cima alla cancellata. Il blitz del collettivo di studenti arriva dopo le polemiche dovute al presunto saluto romano che Musk avrebbe fatto ieri, durante il suo intervento all’insediamento del nuovo presidente americano Donald Trump.

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Il braccio teso, le critiche e la giustificazione di Stroppa

Alla Capital One Arena di Washington, infatti, è salito sul palco anche il capo del nuovo Dipartimento dell’efficienza governativa. Euforia incontenibile, ringraziamenti accorati a tutti i sostenitori del movimento MAGA. Poi la mano sul cuore e il braccio teso. Alle accuse di saluto nazista, avanzate tra gli altri anche da Roberto Saviano, ha risposto lui stesso con un post su X: «Francamente avrebbero bisogno di trucchetti migliori. L’attacco “tutti sono Hitler” è così noioso». A difendere il gesto è stato anche il referente italiano di Musk, Andrea Stroppa, che ha parlato di un «ritorno dell’Impero Romano». Salvo poi cancellare poco dopo il post e correggersi: «Quel gesto, che alcuni hanno scambiato per un saluto nazista, è semplicemente l’espressione di Elon, che è affetto da autismo, che dice: “Voglio darti il mio cuore”». Ha poi aggiunto, a distanza di ore: «Visto che da ieri mi minacciate di mettermi a testa in giù o portarmi a Piazzale Loreto, vi informo che giovedì pomeriggio mi troverete a Termini. Ad maiora». Il riferimento è ovviamente un richiamo diretto alla piazza milanese dove fu esposto a testa in giù il cadavere di Benito Mussolini.

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