Crosetto sulla guerra in Ucraina: «L’iniziativa è stabilmente in mano alle forze russe, controllano il 18% del territorio»
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, oggi pomeriggio al Senato, ha illustrato la mozione di sostegno al decimo pacchetto di forniture belliche all’Ucraina. Un discorso molto accorato, in cui ha spiegato che nessuno vorrebbe la guerra, ma si dice anche certo, anche alla luce della sua recente missione a Kiev che se non ci fosse stato il sostegno occidentale, «le bombe russe avrebbero raggiunto i loro obiettivi. Senza il nostro aiuto non ci sarebbero più le città ucraine, ci sarebbe la pace, sì, la pace che c’è nei cimiteri».
Crosetto ha illustrato un quadro «non semplice»: «C’è stato un incremento notevole degli attacchi russi, colpendo indiscriminatamente obiettivi militari e civili. La linea di avanzamento russo – dice – è lunga 1.200 chilometri. Putin non è influenzato da vittime e scarsità di mezzi. L’iniziativa è stabilmente in mano alle forze Russe, controllano il 18% dell’Ucraina». Ha anche spiegato, parlando di scelta drammatica, che Kiev invia ormai le reclute al fronte con «solo tre mesi di addestramento». «Nessuno di noi è in guerra con la Russia, siamo in guerra con la guerra».