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Affitti cari e stipendi che non bastano, l’odissea della casa per giovani lavoratori e studenti: «Sempre di più non se la possono permettere»

22 Gennaio 2025 - 08:55 Antonio Di Noto
Canoni e prezzi d'acquisto continuano a salire, mangiandosi una fetta sempre più grossa della retribuzione media dei giovani

Non si arresta la crescita dei prezzi degli affitti nelle città italiane, costringendo un numero sempre maggiore di giovani a dover scegliere tra l’indipendenza e una maggiore stabilità economica. Non va meglio ai prezzi di acquisto, che salgono quasi ovunque, con picchi di aumento del 24% rispetto al 2019. Uno scenario nel quale i più penalizzati sono studenti e giovani lavoratori. I primi spesso non hanno un reddito, e gravano sulle tasche delle proprie famiglie, i secondi uno stipendio ce l’hanno, ma non di rado si rivela insufficiente per poter vivere da soli, anche con lauree richieste come quella in Medicina. Un medico specializzando, infatti, guadagna tra 1.600 e 1.700 euro al mese. Cifre comunque ben sopra la media, dato che i lavoratori under 30 si fermano in media a 14 mila euro l’anno.

Gli affitti dei monolocali nelle città italiane

La città più cara rimane Milano, dove un monolocale costa in media 820 euro al mese. Seguono Roma (670), Firenze (650) e Bologna (640). A fornire i dati è il centro studi di Tecnocasa, che confronta i canoni mensili della prima parte del 2024 con lo stesso periodo del 2023, rilevando aumenti medi del +3,9% per i monolocali, + 4,0% per i bilocali e +3,0% per i trilocali. Fatto 100 il prezzo degli affitti nel 2014, oggi i canoni delle grandi città toccano la quota di 133, e quelli in provincia di 122. In termini assoluti, significa che anche nelle città più economiche difficilmente si scende sotto i 400 euro per un monolocale. Le più economiche sono Palermo e Genova, dove un alloggio indipendente si affitta a 340 euro al mese.

Gli affitti delle stanze sempre più cari

Così, giovani lavoratori e studenti anziché monolocali cercano stanze, in case in cui convivere con coinquilini. Ma nemmeno quelle sono accessibili. Secondo Immobiliare.it, la media nazionale per una stanza in affitto è 461 euro al mese, in crescita del 7% rispetto al 2023 anche alla luce della domanda, che sale del 27% nello stesso periodo. Anche in questo caso, il triste primato va a Milano dove una stanza costa in media 637 euro al mese. Subito sotto, Bologna (506) e Roma (503). Prezzi che mettono in difficoltà soprattutto gli studenti. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, sono 900 mila i fuorisede in Italia, a fronte di appena 45 mila posti letto negli studentati pubblici. In altre parole, il 95% degli studenti si deve arrangiare. I costi eccessivi nelle grandi città spingono sempre più studenti a scegliere università in centri più piccoli. Così anche a Bari (+207%), Napoli (+185), Pavia (+180) e Brescia (+160) gli affitti volano alle stelle.

Il mercato è inaccessibile

«Durante la pandemia il problema sembrava risolto, ma si è ripresentato con maggiore veemenza», commenta al Corriere Luca Dondi, consigliere esecutivo di Nomisma, società di ricerca e consulenza. «Sul mercato della locazione – aggiunge – c’è un eccesso di domanda a fronte di un’offerta che si è ridotta perché oggi c’è meno interesse a mettere a disposizione gli immobili». Le cause? «Un po’ perché c’è la prospettiva di una maggiore redditività con gli affitti brevi, un po’ perché i proprietari hanno deciso in maniera sempre più consistente di tenere a disposizione una parte del proprio patrimonio immobiliare». Dunque, di fatto, «il mercato di fatto è diventato inaccessibile per una quota crescente di popolazione».

Comprare casa costa sempre di più

Rimane l’opzione dell’acquisto, ma anche quella si è fatta ben più ardua che in passato. Gli stipendi sono gli stessi di 30 anni fa o quasi, mentre il prezzo delle case sale vertiginosamente. Per un’abitazione di 70 metri quadrati si spendono in media 379 mila euro a Milano (+24% rispetto al 2019), 240 mila a Roma (+8%), 248 mila a Bologna (+19%) e 302 mila a Firenze (+6,8%). Molto più accessibili Torino, Palermo e Genova, tutte sotto i 150 mila euro per la stessa metratura.

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