Insulti antisemiti a Liliana Segre per il film sulla senatrice a vita: «Storia di una parassita, si dice genocidio»
Una pioggia di commenti antisemiti e di disprezzo contro Liliana Segre si è abbattuta sul post Facebook del Circuito Cinema Bologna. L’associazione ha promosso un evento cinematografico dedicato alla senatrice a vita, al suo arresto, alla sua deportazione nei campi di concentramento e all’ininterrotto impegno sociale per trasmettere un messaggio di libertà e uguaglianza. La proiezione del film Liliana di Ruggero Gabbai è diventata il pretesto che decine di persone hanno usato per insultare Segre. Nelle scorse settimane, il cinema Orfeo di Milano aveva scelto di non proiettare lo stesso film per paura di possibili attacchi antisemiti.
«Non chiamatela senatrice»
«Non chiamatela senatrice, non merita l’appellativo, è già troppo signora», scrive un utente. «Probabilmente i managers della signora hanno preteso il posto in Senato in cambio del suo ruolo nella propaganda». «Squallido personaggio rappresentante di una razza violenta e bugiarda», rilancia qualcun altro. E ancora: «Il film che glorifica l’ipocrisia»; «Brutta persona alla quale la storia non ha insegnato nulla»; «Storia di una parassita»; «Credo che appoggiando Nazyniau abbiano perso tutto il rispetto e l’ammirazione di cui godevano…non esiste il mai più a senso unico…».
Genocidio e crimini di guerra
«Si dice “genocidio”, non “crimini di guerra”», scrive un utente riferendosi all’intervento sul Corriere della Sera cui a fine novembre Liliana Segre scriveva: «Nella drammatica situazione di Gaza non ricorre nessuno dei due caratteri tipici dei principali genocidi generalmente riconosciuti come tali». Pretesto per altri attacchi: «Questa è quella che nega il genocidio che stiamo vedendo accadere sotto i nostri occhi e che stanno facendo i suoi, ma noi dobbiamo idolatrarla perché è sopravvissuta al primo genocidio. Perché dovrei sostenere una che è sopravvissuta ad una banda di criminali per poi unirsi alla sua banda di criminali? Dov’è la differenza? Dov’è la pietà e dov’è l’umanità?», incalzano i commenti tutti dello stesso tenore parlando di una presunta complicità di Segre nell’assedio di Gaza da parte dell’esercito israeliano.