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«Chef Rubio su Liliana Segre? La sua è critica politica». Chiesta l’archiviazione a Milano nell’inchiesta per le minacce alla senatrice

23 Gennaio 2025 - 19:56 Stefania Carboni
chef rubio liliana segre
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Per il pm Nicola Rossato le parole usate da Gabriele Rubini sono «espressione delle proprie personali opinioni e dell'impegno pubblico nella causa palestinese»

Chef Rubio, indagato per diffamazione nell’inchiesta su presunti insulti e minacce alla senatrice Liliana Segre, è tra coloro per i quali la Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione. Lo chef aveva pubblicato alcuni contenuti che «da un lato possono avere valenza astrattamente diffamatoria», ma dall’altro sono parte di un «dibattito pubblico» rivendicato da lui stesso nelle interviste uscite successivamente alla querela. Oggi la senatrice ha rinunciato a partecipare a un evento al Memoriale della Shoah di Milano. Di recente è stata bersagliata sui social media da una valanga di commenti antisemiti sotto a un post che annunciava il film Liliana di Ruggero Gabbai.

«Dichiarazioni aspre ma espressione di opinioni personali e impegno pubblico»

A dare maggiori dettagli sul parere della procura di Milano in merito a Chef Rubio è Ansa. Per il pm Nicola Rossato le parole usate da Gabriele Rubini sono «espressione delle proprie personali opinioni e dell’impegno pubblico» che «portava avanti con molteplici manifestazioni a favore della causa palestinese e in forte dissenso rispetto alle politiche del governo israeliano». Le sue dichiarazioni, dunque, seppur «aspre e certamente critiche», si inseriscono in «un più ampio e del tutto legittimo dibattito pubblico. Tali espressioni – scrive il pm -, anche se lesive della reputazione, devono quindi considerarsi scriminate dal legittimo esercizio del diritto di critica». La procura ha chiesto l’archiviazione di 17 persone. I messaggi denunciati «devono essere contestualizzati all’interno del dibattito social» e quindi «devono essere valutati tenendo in considerazione le funzioni politiche ed istituzionale» della senatrice Segre, anche se il linguaggio è «aspro, rozzo e sintomo di maleducazione e ignoranza».

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