«Heil Tesla», Musk e il “saluto romano” proiettati sulla gigafactory di Berlino
La scritta «Heil Tesla», accompagnata dall’immagine di Elon Musk con il braccio teso, è stata proiettata sulla parete esterna della gigafactory della multinazionale automobilistica a Berlino. Un blitz combinato rivendicato dai gruppi di attivisti politici Zentrum für Politische Schönheit (Centro per la bellezza politica) e Led by Donkeys. Un chiaro riferimento al gesto compiuto dal miliardario alla Capital One Arena di Washington durante la cerimonia dopo l’insediamento del presidente americano Donald Trump, che aveva scatenato accuse di nazismo e fascismo nei confronti del patron di Tesla. Ironia, gioco di parole e critica feroce unite a sottolineare il rifiuto del posizionamento politico di Musk, sempre più vicino a Trump e agli ultra-conservatori americani. Oltre alle immagini proiettate, i due gruppi hanno “decorato” la sede centrale della fabbrica in Germania con la parola «boicottaggio». Una manifestazione di dissenso che fa seguito a quella di Cambiare Rotta a Piazzale Loreto, a Milano, dove un fantoccio del miliardario era stato appeso a testa in giù.