Licenziato perché non voleva prendere l’aereo, il ricercatore italiano Gianluca Grimalda ora viene risarcito: «Donerò 75 mila euro per il clima»
Gianluca Grimalda verrà risarcito per il suo licenziamento. Era l’ottobre del 2023 quando il climatologo italiano era stato licenziato per essersi rifiutato di prendere l’areo. Il ricercatore Kiel Institut fur Weltwirtschaft (IfW) si trovava in Papua Nuova Guinea per un progetto. Una volta terminato, è tornato in Germania senza volare per non contribuire alla grande mole di gas serra emessi dai voli intercontinentali. Una scelta che l’istituto di ricerca non ha accettato alla luce dei lunghi tempi necessari a tornare via terra e via mare, decidendo di rescindere il suo contratto. Ma già allora, Grimalda sapeva di aver fatto la cosa giusta, come aveva affermato lui stesso a Open.
L’indennità di Gianluca Grimalda: «75 mila euro per il clima»
Una scelta ingiustificata secondo Grimalda che aveva per questo aveva fatto causa all’istituto di ricerca. Il tribunale di Kiel gli ha dato ragione, rilevando che il licenziamento subito dal ricercatore non era giustificato dalla violazione che l’istituto gli contestava. In seguito, il contratto è stato comunque rescisso a causa della incompatibilità ideologica tra le parti. Un licenziamento ordinario per cui Grimalda ha ricevuto una corposa indennità il cui importo esatto non è stato rivelato per questioni di privacy. Tuttavia, il climatologo ha già fatto sapere che 75 mila euro del denaro ricevuto verranno donati all’attivismo climatico.
«Una piccola vittoria»
«Non è la vittoria piena che speravo, ma è comunque una piccola vittoria» ha dichiarato Grimalda. «Mi sento triste e felice allo stesso tempo – ha affermato il ricercatore -. Triste perché ho perso un lavoro che amavo, felice perché il giudice ha implicitamente riconosciuto che non può essere licenziato un dipendente per il suo rifiuto di prendere un aereo. Spero che il mio caso ispiri altre persone, istituzioni e aziende a sostenere attivamente la transizione da economie basate sui combustibili fossili a società decarbonizzate incentrate sulle persone»
«Tornerò in Papua Nuova Guinea»
L’avvocato del ricercatore, Jörn A. Broschat, ha definito il caso «una pietra miliare» nel riconoscimento del diritto dei lavoratori a difendere i propri principi climatici. Nonostante il licenziamento, Grimalda ha annunciato che nel 2025 tornerà in Papua Nuova Guinea per proseguire le sue ricerche sull’adattamento delle comunità locali ai cambiamenti climatici. «Una volta rientrato – ha concluso – riprenderò il mio impegno come attivista per il clima».