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Trump parla a Davos: «L’Ucraina è pronta a un accordo. Voglio incontrare Putin» e invoca l’aiuto della Cina

23 Gennaio 2025 - 18:11 Antonio Di Noto
trump davos ucraina
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Al Forum economico mondiale il presidente ha affermato di apprezzare il presidente cinese Xi Jinping. «Magari lui ci può aiutare», ha ipotizzato mentre parlava della fine del conflitto

«Le aziende devono produrre in America. Se non lo faranno dovranno pagare pesanti dazi». È questo l’avvertimento del presidente degli Usa Donald Trump al Forum economico mondiale (Wef) riunito a Davos, in Svizzera. Per chi produrrà negli Usa, Trump ha promesso un’aliquota del 15%. Nel corso del suo intervento pronunciato in video collegamento, l’inquilino della Casa Bianca ha ribadito le sue intenzioni per i prossimi quattro anni in materia di guerra, tasse, e rapporti con l’Europa e il resto del mondo. Da tempo il presidente americano ha affermato di voler attuare una politica protezionistica, anche se negli ordini esecutivi firmati finora al momento non si trova traccia di tasse sui prodotti importati. La prospettiva è stata accolta molto seriamente in Europa. Il continente, che esporta negli Usa più di quanto importi, si interroga sui nuovi rapporti commerciali.

Trump sfida l’Europa

La differenza tra import ed export è stata esplicitamente menzionata da Trump. «L’Ue ci ha trattato molto male. Abbiamo delle grosse lamentele», ha dichiarato, affermando che farà «qualcosa in merito al deficit commerciale con l’Ue». Trump ha comunque precisato ribadendo comunque di «amare» l’Europa anche se «ci tratta molto male fra l’iva e le altre tasse che ci impone». In particolare il presidente degli Usa ha puntato il dito contro le regole europee per i colossi della tecnologia che dopo tutto «sono aziende americane, che piaccia o meno», ha aggiunto.

E attacca il Green Deal

Il presidente ha attaccato ulteriormente i 27, affermando che «l’industria green è un imbroglio». Intervenendo a Davos questa mattina, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha lanciato l’iniziativa di creare un forum mondiale sulla transizione verde. «Lasceremo che la gente compri le auto che vuole», ha replicato Trump riferendosi allo stop della vendita di auto a benzina e diesel che entrerà in vigore nel territorio dell’Unione dal 2035, se non si verificheranno i cambiamenti alla misura cardine del Green Deal invocati dai partiti conservatori di numerosi Paesi del blocco, tra cui l’Italia. Sullo stesso tema, Trump ha criticato anche il suo predecessore Joe Biden, parlando di «disastri ereditati da un gruppo di totali inetti». Secondo Trump, il presidente democratico ha «sprecato 8 mila miliardi dollari». Il tycoon ha anche ipotizzato di incrementare l’uso del carbone: «Costa poco e noi negli Stati Uniti ne abbiamo tantissimo, così come abbiamo tantissimo gas e petrolio».

Trump: «Kiev è pronta a un accordo»

In merito alla guerra in Ucraina, l’inquilino della Casa Bianca ha ribadito l’intenzione di incontrare quanto prima il presidente della Russia Vladimir Putin per «mettere fine a questa guerra orribile». Secondo il presidente degli Usa, Kiev sarebbe pronta a trovare un accordo per la fine della guerra. Per altro, il conflitto «finirebbe immediatamente, se il petrolio costasse meno», ha dichiarato, prima di invocare l’aiuto della Cina per porre fine alla guerra: «Mi piace il presidente Xi Jinping, magari lui ci può aiutare». Trump ha affermato anche che nel corso del suo primo mandato aveva tenuto una discussione con Russia e Cina per raggiungere un accordo sulla denuclearizzazione sostenendo di aver incontrato il favore del leader del Cremlino. Successivamente, Trump ha dichiarato di voler chiedere all’Opec – l’organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio – di abbassare i prezzi.

Trump: «Senza di me non ci sarebbe la tregua a Gaza»

Il presidente degli Usa ha anche rivendicato il merito della tregua a Gaza. «Prima ancora di entrare in carica io e il mio team abbia negoziato un accordo a Gaza che senza di noi non sarebbe mai avvenuto, lo sanno tutti ormai», ha dichiarato.

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