Adunata dell’estrema destra europea a Roma, l’hotel che ha dato la disponibilità dice no. Ma l’onda nera è pronta a invadere la Capitale
«Non avevamo capito il tenore dell’evento». Così l’hotel St. Martin di Roma non ospiterà più il raduno dell’estrema destra europea previsto per domenica 26 gennaio, alla vigilia della giornata della Memoria per le vittime dell’Olocausto. A riportarlo è Repubblica, spiegando che l’iniziativa, sostenuta da Forza Nuova, era già stata promossa in rete dal 13 gennaio. Questo perché il raduno nero sta diventando un vero e proprio caso. E ora Roberto Fiore e i suoi sono alla ricerca di un nuovo posto per il meeting dell’Alliance for Peace and Freedom, con dentro le neonaziste e antisemite Die Heimat (Germania), Les Nationalistes (Francia), Falange e Democracia Nacional (Spagna). Sull’evento c’è attenzione massima del Viminale.
Anpi: «Questo raduno non si deve tenere»
L’Associazione Nazionale Partigiani ha chiesto che il raduno venga vietato: «Nel giorno della vigilia del Giorno della Memoria, a Roma, città Medaglia d’Oro al Valore Militare per i fatti della Resistenza e della Guerra di Liberazione, nazifascisti di tutta Europa vorrebbero adunarsi per approfittare dell’onda e del vento che percepiscono favorevoli. A chiamarli è l’organizzazione guidata da un pregiudicato – si legge in una nota -. Le formazioni nazifasciste che rappresentano ospiti e ospitanti sono vietate dalla nostra Costituzione, sono in dichiarato conflitto con le ragioni di democrazia, libertà e uguaglianza su cui è stata ricostruita l’Europa stessa, nata dopo il disastro della II Guerra. Il Comitato Nazionale dell’Anpi si unisce a tutte le forze politiche, sindacali e sociali che chiedono alle istituzioni di vietare siffatto raduno, pericoloso per i cittadini e l’ordine pubblico, potenzialmente eversivo. Richiamano le stesse Istituzioni, che hanno giurato fedeltà alla Costituzione, ad applicare le leggi in vigore: si sciolgano tutte le organizzazioni che si richiamano al fascismo e al nazismo».