Ultime notizie Daniela SantanchèDonald TrumpJannik SinnerMPS
ATTUALITÀAutoveloxInchiesteMulteSicurezza stradale

Autovelox, il governo spiega ai comuni come difendersi dai ricorsi contro le multe: «Omologazione e approvazione sono uguali»

24 Gennaio 2025 - 21:21 Antonio Di Noto
autovelox
autovelox
Ad aprile la Cassazione aveva stabilito che le sanzioni non sono valide se l'eccesso di velocità viene rilevato da un autovelox non omologato, facendo tremare le casse dei Comuni e sfregare le mani chi pigia troppo il piede sull'acceleratore

L’omologazione e l’approvazione degli autovelox sono due procedure omogenee, per questo le multe sono valide. Questo è il punto principale di un documento inviato dal ministero dell’Interno alle prefetture: gli uffici territoriali del governo. La circolare diffusa oggi contiene il parere dell’Avvocatura dello Stato, l’organo di consulenza giuridica della pubblica amministrazione, e costituisce un elemento di novità nella vicenda nata dopo la sentenza con cui lo scorso 18 aprile la Corte di Cassazione ha stabilito che le multe per eccesso di velocità non sono valide se gli autovelox utilizzati non sono omologati.

Autovelox approvati ma non omologati

Infatti, nessuno degli apparecchi presenti in Italia è stato omologato, ma solamente approvato, dato che non è mai stato emanato il decreto con cui devono essere stabilite le procedure di omologazione. Secondo la sentenza della Cassazione, l’approvazione verifica la conformità degli autovelox alle norme vigenti, mentre l’omologazione comporta un controllo della sua precisione prima che il prototipo venga prodotto su grande scala. Alla luce della sentenza, sono migliaia i ricorsi presentati contro le multe subite, anche se l’iter per avere ragione spesso è più costoso della sanzione da pagare.

I ricorsi e la battaglia dei Comuni

Secondo l’Avvocatura, i Comuni contro cui viene presentato ricorso possono difendersi presentando «il decreto di approvazione dello specifico strumento di rilevazione indicato nel verbale di accertamento e, soprattutto, eventuali decreti di omologazione di strumenti, altri e diversi da quelli volti a verificare il superamento dei limiti di velocità», si legge nella nota citata dal Corriere della Sera. Per questo, il ministero dell’Interno invita gli enti locali a presentare la documentazione contro chi fa ricorso. Si dovrà attendere l’esito delle procedure e le decisioni dei giudici per sapere se il metodo suggerito dall’Avvocatura salverà le casse dei Comuni. Intanto, proseguono i lavori del tavolo tecnico del Mit e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani per giungere a una completa perificazione dell’omologazione e dell’approvazione.

Articoli di ATTUALITÀ più letti
leggi anche