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La Gioconda e l’allarme del Louvre, da Milano la prima offerta italiana: «La ospitiamo noi»

24 Gennaio 2025 - 14:39 Ugo Milano
gioconda museo lombardia
gioconda museo lombardia
L'opera di Leonardo Da Vinci in Francia è al centro di un dibattito, dopo che la presidente del museo parigino ha denunciato le pessime condizioni in cui il quadro è tenuto

Per La Gioconda di Leonardo Da Vinci in Lombardia c’è sempre posto. L’offerta di soccorso al museo del Louvre di Parigi è arrivata dall’assessora regionale alla Cultura, Francesca Caruso. «Siamo pronti a ospitare la Gioconda», dice l’assessora, dopo aver letto la lettera pubblicata sulla testata francese Le Parisien della presidente del Louvre, Laurence des Cars.

Le condizioni in cui è esposta La Gioconda

In quella lettera indirizzata alla ministra francese della Cultura, Rachida Dati, des Cars lamenta le condizioni in cui oggi versa innanzitutto l’ambiente in cui è ospitata l’opera di Leonardo. Una stanza lontana dalle altre opera dell’artista Italiano, in cui poi non ci sono cartelloni informativi. Così i tantissimi turisti che si accalcano davanti alla Monna Lisa passano il poco tempo disponibile a farsi selfie e a osservarla, senza di fatto saperne nulla di più. Nella stessa stanza poi ci sono altre pregiatissime opere, sostanzialmente ignorate dai turisti, che non trovano informazioni utili.

L’ipotesi del trasferimento

L’ideale sarebbe trasferire La Gioconda perché stia assieme alle altre opere di Leonardo. Ma si tratterebbe di un’operazione rischiosa per l’integrità dello stesso quadro. Figuriamoci portarlo fuori dal museo. Da Milano però un po’ ci credono, un po’ ci provano a rilanciare il sempreverde sfottò italiano ai francesi: «Ridateci la Gioconda». L’assessora regionale Caruso dice di non voler entrare nel merito delle osservazioni del presidente del Louvre, ma lancia anche un segnale di apertura a Parigi. «In attesa delle decisioni del governo francese in merito a spostamenti o ristrutturazioni, noi in Lombardia siamo ben lieti di ospitare questa opera». In particolare, fa notare l’assessora, «in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026».

Foto copertina: EPA/Yoan Valat

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