Maccio Capatonda vuole girare un film horror: «Voglio esplorare questo mondo»
Marcello Macchia alias Maccio Capatonda viene definito un genio: «Mi fa molto piacere ma lo vivo anche male. Adesso sono il primo ad avere grandi aspettative su me stesso. Inoltre più lo dicono, più diventa difficile riuscire a mantenere un livello tale per cui tornino a farlo di nuovo. Sono sempre molto severo rispetto a quello che ritengo geniale», dice in un’intervista al Corriere della Sera. Nel colloquio con Chiara Maffoletti dice che da bambino non era votato alla comicità: «Quando ero piccolo volevo fare prima l’attore poi il regista, in particolare di film horror. Ne ho anche girato qualcuno, appena mi hanno regalato la famosa telecamera: avevo nove anni».
Da bambino
Ha iniziato a girare film «poco più che bambino: dai 14 ai 16 anni ho girato e montato tre mediometraggi horror, un thriller e anche alcuni sketch comici, ma la comicità la vedevo come un hobby. Cercavo, per necessità, di coinvolgere nei miei film amici, parenti, chiunque conoscessi, per farli recitare. Volevo fare il regista, ma vedere che tutte le persone che “scritturavo” se ne fregavano delle riprese mi aveva fatto venire una sorta di rifiuto. Quel tipo di lavoro mi sembrava irraggiungibile, così all’università mi sono iscritto a Scienze della Comunicazione, con un indirizzo pubblicitario: tutti i miei colleghi erano stati mandati a fare stage in agenzie di comunicazione e marketing ma il mio prof disse che mi vedeva bene in una casa di produzione. Quindi, naturalmente, mi sono spostato di nuovo verso quello che sarebbe stato il mio mondo, allontanandomi da quello della pubblicità, per cui avevo studiato».
Gli sketch video
Poi ha cominciato a montare sketch video «che preparavo per gli amici nei tempi morti» e «riscuotevano sempre un certo successo, così mi hanno proposto di farne qualcuno per questa tv. Mi ero inventato un personal trainer assurdo che parlava americano, Jim Massew. Lo vide la Gialappa’s e mi chiamarono per lavorare con loro». Tra i colleghi reputa geniale «sicuramente Guzzanti: l’ho sempre ritenuto un genio. Poi Ricky Gervais e mi piace molto anche Lundini: lo trovo uno dei colleghi più vicini alla mia comicità. Carlo Verdone poi per me è un idolo assoluto». Ma a volte non fa ridere: «Di solito tutti ti fermano per farti dei complimenti, ricordo ad esempio una ragazza che mi ha detto: oh, a me non fai ridere. O un uomo che mi aveva detto: non capisco perché ridano. Meno male, non si può piacere a tutti».
Un film horror
Il desiderio di girare un film horror potrebbe tornare a breve: «Sono abbastanza convinto che il mio prossimo film sarà un horror. Voglio esplorare questo mondo, vorrei provare a sperimentare questa cosa». E rivela che Dario Argento «è stato uno dei miei primi amori. Mi piaceva moltissimo anche se mia madre non voleva che a cinque anni vedessi Profondo rosso. Io lo volevo guardare a tutti i costi e finalmente, quando ne avevo 8, lo diedero in tv. Ho visto precocemente tanti film dell’orrore». Lo spaventa invece «il dolore fisico. O la morte dei miei cari. La mia non tanto, sono abbastanza curioso di capire cosa succede poi. In generale la perdita di controllo mi spaventa sicuramente, anche se mi rendo conto che dagli imprevisti si impara. Eppure a volte faccio fatica anche ad addormentarmi, almeno certe sere, e mi viene quella sorta di paura nel pensare: e adesso? Cosa succederà? Ma nel tempo ho capito che forse il bello è proprio l’accettazione di non avere il controllo».
Il ballo
Il ballo, invece, «è una passione che ho avuto fin da piccolo, nata grazie a Michael Jackson… il suo modo di ballare, unico, potrei definirlo surreale, nel senso che destrutturava la realtà. Usava il corpo in una maniera che andava contro le leggi della fisica e questa cosa a me piaceva moltissimo. Così, da solo, avevo iniziato a provare le sue coreografie: guardavo i video, andavo avanti e indietro. In prima superiore ho fatto un saggio in cui mi sono esibito, da solo, sulle note di “Jam”. Andò bene. Solo che poi mi sono vergognato troppo e me ne sono andato».