Meta nasconde i post dei venditori di pillole abortive negli Usa: «Violano le linee guida». I sospetti sulla nuova moderazione con Trump
Instagram e Facebook hanno recentemente rimosso, nascosto o bloccato i post di alcuni fornitori di pillole abortive negli Stati Uniti. Secondo quanto riporta il New York Times, le piattaforme di Meta hanno sospeso i loro account e reso i contenuti meno visibili nelle ricerche e nei suggerimenti agli utenti. Le azioni, iniziate nelle scorse settimane, si sono fatte particolarmente evidenti negli ultimi giorni. Aid Access, uno dei principali fornitori di pillole abortive degli Usa, ha riferito che i propri post sono stati rimossi da Facebook e nascosti su Instagram a partire da novembre. Anche altri fornitori, come Women Help Women e Just the Pill, hanno denunciato sospensioni simili. Le azioni sono state confermate da Meta, che ha affermato di aver effettivamente ridotto la visibilità di alcuni account, prima di ripristinare le piene funzionalità.
Meta: «Non c’entra con le nuove politiche sulla moderazione»
La compagnia fondata da Mark Zuckerberg ha assicurato che gli eventi non sono correlati al cambio delle politiche sulla moderazione dei contenuti coincidente con l’inizio della seconda presidenza di Donald Trump. Il presidente repubblicano in passato è stato molto duro contro l’aborto, prima di tornare ad ammorbidire le proprie posizioni prima delle elezioni. In vista del voto, le donne americane avevano acquistato moltissime pillole abortive, preparandosi a una possibile «apocalisse riproduttiva».
L’applicazione eccessiva delle linee guida
Un portavoce di Meta ha giustificato le rimozioni spiegando che sulle piattaforme vigono regole che vietano la vendita di farmaci senza le necessarie certificazioni. Il portavoce ha però ammesso che si sono verificati alcuni episodi di «applicazione eccessiva» delle linee guida. Dopo le richieste di chiarimenti del quotidiano statunitense, diversi account e post sono stati ripristinati giovedì 23 gennaio.