È morto Gianfranco Manfredi, addio al maestro del fumetto da Tex al suo Magico Vento. Gli esordi con Gino Paoli e Giorgio Gaber
Si è spento all’età di 76 anni Gianfranco Manfredi, una delle figure più eclettiche del panorama culturale italiano. Nato a Senigallia nel 1948, Manfredi ha percorso molteplici ambiti creativi, lasciando un’impronta significativa nella musica, nei fumetti, nella letteratura e nel cinema.
Dal cantautorato alla narrativa
Laureatosi in filosofia a Milano, Manfredi ha esordito come cantautore negli anni ’70 con l’album La crisi. Ha collaborato con grandi nomi della musica italiana come Gino Paoli, Mia Martini e Giorgio Gaber, diventando una voce importante del movimento musicale dell’epoca. La sua carriera musicale ha attraversato diverse stagioni, da album come Ma non è una malattia a Zombie di tutto il mondo unitevi.
Maestro del fumetto italiano
Nel mondo dei fumetti, Manfredi è stato un vero e proprio punto di riferimento. Creatore del personaggio di Magico Vento, ha lavorato su serie iconiche come Dylan Dog, Tex e Nick Rider. Ha dato vita a serie innovative come Cani Sciolti, un esperimento narrativo che racconta la storia italiana dal ’68 agli anni ’80, e personaggi come Shanghai Devil e Adam Wild.
Scrittura e saggistica
Come romanziere, ha pubblicato quindici libri, tra cui “Magia rossa” e “Hollywood o morte”, ultimo suo lavoro nel 2022. Negli anni recenti si era dedicato anche alla saggistica, con opere che esplorano la cultura popolare e la società, come “C’era una volta il popolo” e “Il collasso della coscienza borghese”.
L’Ultimo lavoro e il ricordo
Nell’aprile 2024 era uscito il suo western brasiliano “Il Procuratore”, mentre l’ultimo libro pubblicato è stato “Il mito di Tarzan”, un’opera documentata sulla figura del celebre personaggio letterario. Manfredi lascia la moglie Mirella e le tre figlie Diana, Elena e Cora. I funerali si svolgeranno in forma privata, nel rispetto della sua ultima volontà. La sua eredità artistica abbraccia molteplici forme espressive, testimoniando la capacità di un artista di attraversare e innovare diversi linguaggi culturali.