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Il giallo del bimbo morto a Brunico: la madre indagata per omicidio volontario

25 Gennaio 2025 - 06:14 Alba Romano
bimbo morto brunico
bimbo morto brunico
Secondo lei ha battuto la testa. Ma i sanitari hanno trovato lividi e segni sul collo

L’ipotesi di reato è omicidio volontario. Muhammad, 3 anni, nato in Italia da genitori di origine pakistana, è morto la sera del 26 dicembre al pronto soccorso di Bolzano. Era stato trasferito dall’ospedale di Brunico già privo di sensi. «È caduto all’indietro, ha sbattuto forte la testa», ha detto la madre. Ma il medico legale ha trovato lividi e segni sul collo. Giustificati da lei con il tentativo di scuoterlo quando ha perso i sensi. Poi la procura ha aperto un fascicolo. Perché il personale dell’ospedale ha segnalato «numerosi lividi e ematomi sul corpo». E ha disposto l’autopsia. Che si è svolta il 30 dicembre. Ma l’esito non è ancora pervenuto.

Natura dolosa

Non si possono escludere ipotesi di natura dolosa, è la formula usata dalla procura per spiegare l’indagine. Anche se segni di percosse non ci sono. E non ci sono nemmeno denunce per maltrattamenti. Anche se un investigatore con La Stampa getta acqua sul fuoco: «Perché per fare gli accertamenti era necessario indagare la madre. Quella è l’ipotesi di reato. Ma fateci caso». Caso a cosa? «La madre è a piede libero da un mese. Se fossero emersi elementi…». La famgilia vive nella via Centrale di Brunico. «Nell’appartamento a fianco abita una coppia di tedeschi. Ma da qualche giorno non vediamo nessuno». E nessuno risponde al citofono. «Vige, in ogni caso, il principio di innocenza», ha ricordato la procura.

Il personale

L’ipotesi è che le ferite riportate non siano compatibili con un incidente. La famiglia, pur di origine straniera, è ben inserita in paese. Oltre al piccolo, morto prematuramente, la coppia ha un altro figlio, ma mai erano state presentate segnalazioni alle forze dell’ordine circa comportamenti scorretti o maltrattamenti ai danni dei bambini o litigi domestici e nell’appartamento.

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