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Roma, le sanzioni ai dipendenti del comune: dal mungitore fantasma alla fatina dell’Ama che vendeva talismani

25 Gennaio 2025 - 08:33 Ugo Milano
roma corruzione
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Ecco cosa è emerso dall'ultimo report annuale sulla prevenzione della corruzione al Campidoglio

Una valanga di provvedimenti disciplinari travolge il Campidoglio, sfiorando il quasi il doppio rispetto a due anni fa. Nel 2024, i dipendenti del Comune colpiti da misure disciplinari sono stati 238, contro i 125 del 2022 e i 148 del 2023. Sebbene il numero complessivo sembri allarmante, con una media di quasi un caso ogni giorno e mezzo, rappresenta comunque solo l’1% del totale dei lavoratori capitolini, che contano circa 23mila dipendenti. La vera notizia, però, è che gli episodi di corruzione, pur rimanendo tra i più gravi, sono in netto calo: dai 19 casi del 2023 si è passati a 5 nel 2024. È questo il bilancio contenuto nella relazione annuale sulla prevenzione della corruzione e della trasparenza, un documento sulla lotta contro irregolarità e illeciti, affidata ormai da due anni a Francesco Greco, ex magistrato di Mani Pulite e ora delegato alla Legalità del sindaco Roberto Gualtieri.

Mucche abbandonate, cartellini timbrati a piacimento e malattie false

La stretta sui controlli, decisa in vista dell’ingente flusso di risorse legato al Giubileo e al Pnrr, ha introdotto misure rigorose: doppie firme sugli atti, procedure condivise, verifiche periodiche. È proprio grazie a questi strumenti che sono emerse violazioni più comuni come assenze ingiustificate, malattie non documentate, dipendenti che abbandonavano la postazione prima della fine del turno e cartellini timbrati a orari irregolari. Nel 2024, tra i casi più insoliti, l’edizione romana de la Repubblica segnala quello di alcuni addetti alle tenute agricole di Castel di Guido, accusati di trascurare le mucche che aspettavano invano la mungitura. Le segnalazioni sono arrivate dai responsabili della tenuta, e i provvedimenti disciplinari non si sono fatti attendere.

Corruzione: i fondi Pnrr si salvano

Nonostante i numeri in discesa, i casi di corruzione del 2024 hanno lasciato un segno. Tre episodi hanno riguardato appalti pubblici, con dipendenti coinvolti in contratti poco trasparenti, mentre altri due casi sono legati alla mancata supervisione di provvedimenti amministrativi. Tuttavia, un dato rincuorante emerge dal report: nessuna irregolarità è stata rilevata nella gestione dei fondi Pnrr e strutturali, una delle aree considerate più a rischio.

Dal bandito a recordman fino alla fatina

Non mancano vicende finite agli onori delle cronache. Nel novembre 2024, la guardia di finanza ha fatto irruzione negli uffici del Dipartimento Lavori Pubblici, dove un imprenditore soprannominato “il Bandito” avrebbe intascato mazzette per ottenere via libera nei collaudi di appalti milionari. E poi ci sono i casi meno gravi, ma comunque imbarazzanti. Come quello del dipendente con un numero da record per timbrature irregolari: per settimane ha fatto accesso a orari qualunque in modo del tutto irregolare.

Oppure le bizzarre vicende del 2023, come quella della dipendente Atac soprannominata la “fatina”, che si assentava per vendere talismani e “incantesimi di magia lunare” alle fiere. O ancora, il collega che si dichiarava “apolide” per non svolgere il proprio lavoro di verifica dei biglietti. Non meno creativo è stato il dipendente Ama che, durante l’orario di lavoro, è stato scoperto a giocare alle slot machine, fare pisolini e intrattenersi con una prostituta. Licenziamenti e provvedimenti sono stati inevitabili.

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