Disagi dei treni, l’esposto di Ferrovie in mano all’antiterrorismo: così Salvini mira a smascherare «i sabotatori»
Saranno i pubblici ministeri dell’antiterrorismo di Roma a indagare sui guasti che nelle ultime settimane hanno mandato ripetute volte in tilt le linee ferroviarie italiane. L’esposto, presentato in Procura dal Gruppo Ferrovie dello Stato, parla di «circostanze altamente sospette»: incendi, guasti, esplosioni. Dietro le quali – e il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini ne è certo – non può che esserci un sistematico tentativo di sabotare Fs, oggetto di attacchi «ormai da anni». Il tema, da settimane uno dei punti di maggior frizione tra le forze in Parlamento, sarà approfondito nel corso delle prossime settimane da l pool di magistrati che si cura di indagare i reati di terrorismo.
Le «anomalie» e la proposta del Ministero
Numerosi episodi «anomali» si sono in effetti accumulati tra la fine del 2024 e l’inizio del nuovo anno, facendo sorgere non pochi sospetti che si tratti di interventi volontari volti a danneggiare il traffico ferroviario. In particolar modo – ha sottolineato Ferrovie dello Stato nel suo esposto fornendo data, ora e luogo di molti casi – al centro dell’attenzione ci sarebbero «alcuni problemi, il tipo di guasto e la loro frequenza». E mentre il Ministero ancora cerca soluzioni ai disagi, rimane sullo sfondo l’idea di tagliare momentaneamente le corse del 15% per permettere a tutti i cantieri attualmente in corso di terminare il più in fretta possibile.