Giancarlo Nicosanti lascia Unieuro dopo 40 anni, la dedica commossa sulle pagine di giornale: «Hai iniziato spazzando il pavimento, te ne vai da Ceo»
Non una storia qualunque, anzi straordinaria. Così Unieuro ha definito quella tra Giancarlo Nicosanti Monterestelli e l’azienda, acquistando le pagine del Resto del Carlino e del Corriere della Sera per salutare il suo ex amministratore delegato. Un passaggio irrituale, se non fosse che Nicosanti per la catena di negozi di elettronica, non era solo un top manager. Ma la storia stessa dell’azienda, essendoci entrato a 23 anni nel 1982 da commesso ed essendo cresciuto insieme al suo interno. Una carriera lunga 43 anni, che non ha fatto solo le fortune di Nicosanti ma anche di Unieuro stessa, che ora conta centinaia di negozi in tutta Italia. L’avvicendamento si è reso necessario ora che la francese Fnac Darty ha completato con successo l’offerta pubblica di acquisto e scambio ma «era un passo previsto», assicura al Carlino, «l’arrivo di Fnac-Darty l’ha un po’ accelerato, ma sarebbe accaduto tutto fra qualche mese. Razionalmente, si controlla l’effetto. Mentre emotivamente è un grande cambiamento».
Il messaggio di Unieuro sui giornali
«Dopo più di 43 anni, Giancarlo Nicosanti Monterastelli lascia la nostra azienda. È un fatto straordinario, una storia straordinaria: la nostra e ve la vogliamo raccontare. Perché parlare di Giancarlo vuol dire parlare di Unieuro, di un uomo e della sua passione.», si apre la pagina comprata da Unieuro sul Corriere, per rendere omaggio a uno dei suoi uomini più rappresentativi. Quindi la sua storia in azienda:« A 23 anni ha iniziato come commesso, quando eravamo poco più di dieci persone e sull’insegna c’era scritto “Marcopolo”, poi il talento e la passione, che brucia anche le tappe, lo portano in poco tempo al vertice dell’azienda. Per Unieuro ha fatto di tutto: il ragazzo di ramazza, con due esse, come si dice in romagnolo, quello che spazza il pavimento, il ragioniere, il capo contabile, il buyer e l’addetto alle vendite, Il direttore commerciale, l’amministratore delegato, il presidente e il primo tifoso della nostra squadra di basket». Riconoscendogli quindi l’impegno e i successi. Ora però è tempo dei saluti: «Una storia fortemente legata ad una città, a Forlì, dove tutto è iniziato, che ci insegna che quando il cuore è molto più di un logo diventa tutto possibile: tutto quello che abbiamo fatto insieme. Caro Giancarlo, vogliamo dirti solo una cosa, ma tu la sai già. Per te il nostro cuore… il resto della frase lo trovi sotto il nostro logo (“Batte. Forte. Sempre.”, ndr). In fondo l’hai approvato tu».