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Gazzelle poetico, Ginevra spietata, Finley e Follya intrappolati nel passato – Le recensioni delle nuove uscite della settimana

26 Gennaio 2025 - 16:22 Gabriele Fazio

Giulia Impache – IN:titolo

Ogni volta che ci ritroviamo a dover definire un disco complesso, saremo onesti, ci sale su un rigurgito di preoccupazione e senso di colpa. Questo perché siamo ben consci che la complessità per il pubblico italiano è come l’aglio e la croce per i vampiri, che rischiamo di far sì che anche gli ascoltatori più coraggiosi desistano dal cliccare play. Non dovrebbe succedere, ma succede. Così cerchiamo dei sinonimi: complicato, difficile, ingarbugliato, intricato, tortuoso. Nessuno di questi però ci sembra più allettante. Allora facciamo che andiamo di fiducia: cliccate play su IN:titolo, fidatevi, anche se, lo certifichiamo: è un disco assai complesso. Un disco che strizza l’occhio alla pura psichedelia, in cui i rumori diventano suoni, la sua voce, splendida, arriva da lontano, come una sirena che ti guida nell’ascolto e che raddrizza le curve di questa strada meravigliosamente tortuosa. Noi siamo rimasti letteralmente ipnotizzati da (I’m) looking (for) life, Life is short, Please e When my eyes, ma la bravissima Giulia Impache con questa sua intrigante visione musicale apre praterie dove ognuno può trovare ciò che sta cercando.