Gazzelle poetico, Ginevra spietata, Finley e Follya intrappolati nel passato – Le recensioni delle nuove uscite della settimana

Ginevra – Femina

Femina rappresenta la naturale maturazione di una delle più brave e promettenti cantautrici del panorama italiano. Se prima Ginevra brillava di queste sue intuizioni musicali così sofisticate in cui il pop veniva abilmente corretto con sonorità moderne e questa voce ferma, lucida, sensuale, eterea, oggi invece ci troviamo dentro il concetto, il significato. In Femina tutto è poetico e rarefatto. L’autoanalisi, come giovane donna, è spietata, come solo l’autoanalisi di una donna sa essere, con un percorso lineare che attraversa tutta una serie di nuove consapevolezze, tra amore e tempo che passa, tra nostalgia ed esaltazione, comuni nella vita, molto meno nella musica. Pensavamo già molti anni fa che Ginevra fosse una predestinata, perché si percepisce forte questa sensibilità che domina i suoi pezzi come se fosse sempre in cerca di risposte, cosa che naturalmente coinvolge l’ascoltatore, e Femina non fa che confermare tutto.