Sanremo 2025, il ritorno del karma Gabbani: «Non rinnego il successo ma del successo non mi frega niente» – L’intervista
«Sanremo…mi emoziono anche solo a nominarlo», chiaro in effetti che per Francesco Gabbani il Festival della Canzone Italiana ha un sapore del tutto particolare. È lì che nel 2016 ha vinto la sezione Nuove Proposte con Amen, è lì che l’anno dopo, a sorpresa, ha vinto con Occidentali’s Karma, inginocchiandosi subito dopo dinanzi a sua maestà Fiorella Mannoia per averla battuta al foto finish anche grazie alla geniale trovata scenica di un ballerino vestito da scimmia che lo ha accompagnato sul palco.
Gabbani, cantautore classe 1982 da Carrara, tornerà poi all’Ariston nel 2020 con quella che ancora oggi potremmo definire la sua perla più preziosa, Viceversa, con la quale rischierà la terza vittoria consecutiva, ma si piazzerà secondo alle spalle di Fai rumore di Diodato. Quest’anno ritorna alla corte di Carlo Conti, colui che conduceva il Festival proprio nel suo biennio da protagonista, con Viva la vita, brano dalle vibes estremamente positive. «Viva la vita così com’è, finché ce n’è», recita infatti il ficcante ritornello del pezzo, una gioia che risulta perfino coraggiosa in tempi difficili come quelli che il mondo sta attraversando: «Sembra una cosa semplicistica – spiega a Open – buttata lì come uno slogan, ma dal mio punto di vista è conseguenza di un processo di analisi interiore che parte in realtà da un’inquietudine, una sofferenza. Avere un atteggiamento di gratitudine anche davanti all’accettazione del fatto che una risposta non ce l’abbiamo. Mi piace pensare che la direzione sia questa: l’accettazione serena, questo è ciò che vorrei dalla mia vita. Non rinnego il successo, però il brilluccichio, l’esposizione, il possedere…non me ne frega niente. La mia direzione è dire “Grazie alla vita!”».