La proposta di Trump per «ripulire» Gaza: «Rifugiati in Egitto e Giordania». L’irritazione di Hamas: «Il suo piano fallirà» – L’audio
Donald Trump si è insediato da meno di una settimana alla Casa Bianca e dopo aver firmato svariati ordini esecutivi, di impatto come l’uscita dalla Organizzazione mondiale della sanità degli Usa e il rafforzamento dei controlli al confine con il Messico, a quelli più curiosi, l’irruenza del presidente si è poi sfogata sugli esteri. Prima l’auspicio della fine del conflitto in Ucraina, poi le minacce a Panama, Canada e Danimarca per prendersi la Groenlandia. Ora la proposta dirompente, senza alcun ammorbidimento diplomatico né rispetto dei canali tradizionali su questioni che hanno solitamente tempi compassati e liturgie da rispettare. Prima tra tutte, il coinvolgimento delle parti in causa. «Vorrei che l’Egitto prendesse delle persone e vorrei che la Giordania prendesse delle persone. Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto», ha detto Trump dall’Air Force One. Il piano sarebbe quindi di organizzare un enorme trasferimento forzato di persone, una deportazione di 1,5 milioni di gazawi, che dovrebbero abbandonare le loro case e le loro terre per diventare rifugiati in Egitto e Giordania. Nel frattempo, gli Stati Uniti – sicuramente non da soli – «ripulirebbero» la Striscia perché «è un disastro. È un vero disastro. È letteralmente un cantiere di demolizione. Quasi tutto è stato demolito e la gente sta morendo lì».
January 26, 2025
1,5 milioni di rifugiati gazawi in Egitto e Giordania
Non solo. Il trasferimento lontano dalla Striscia «potrebbe essere temporaneo o a lungo termine», definitivo. La Striscia di Gaza verrebbe quindi spopolata dei gazawi, a tempo indefinito, non certo per lasciarla libera da insediamento umano. «Troppi conflitti lì, preferirei impegnarmi con alcune nazioni arabe e costruire alloggi in un luogo diverso, dove forse possono vivere in pace per una volta», ha tagliato corto il presidente Trump. A salutare con interesse il piano del neo presidente, l’estrema destra religiosa israeliana. «Un’idea eccellente», ha detto il ministro israeliano delle Finanze Bezalel Smotrich, «dopo 76 anni durante i quali la maggior parte della popolazione di Gaza è stata tenuta forzatamente in condizioni difficili per preservare l’aspirazione di distruggere lo Stato di Israele, l’idea di aiutarli a trovare altri posti in cui iniziare una vita nuova e migliore è un’idea eccellente».
La reazione di Hamas al piano di Trump
Di tutt’altro avviso Hamas, che assicura come la proposta non troverà attuazione. «I palestinesi faranno fallire l’idea di Trump», ha detto all’Afp un alto funzionario di Hamas, Bassem Naim, «come hanno sventato ogni piano di spostamento e di patrie alternative nel corso dei decenni, anche questa volta il nostro popolo sventerà tali progetti». Per la Jihad islamica palestinese poi, affermare che Gaza deve essere svuotata e ripulita è «un incoraggiamento a compiere crimini di guerra e contro l’umanità».