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Le accuse di abusi (mai provate), il gelo allo stadio: perché Zverev è stato contestato dopo la sconfitta agli Australian Open – Il video

26 Gennaio 2025 - 22:07 Alba Romano
«L'Australia crede a Olya e Brenda!», ha urlato per tre volte dagli spalti un'anonima contestatrice. Ecco cosa c'è dietro

Era una domenica già difficilissima, quella di Alexander Zverev. Sconfitto senz’appello da Jannik Sinner, il tennista tedesco s’è visto sfumare il trofeo degli Australian Open, ennesimo Slam mancato in finale. A match terminato Zverev non ha trattenuto la frustrazione e le lacrime, tanto che è stato lo Sinner ad avvicinarsi per consolarlo, abbracciandolo. «So cosa si prova, penso sia stato molto duro per lui, ho provato a incoraggiarlo ma so che non è facile in questi momenti», ha detto il campione altoatesino. Rimesse appena insieme le forze, però, Zverev poco dopo ha dovuto affrontare un altro imprevisto. Prima che aprisse bocca per parlare alla premiazione (da secondo), dagli spalti del palazzetto di Melbourne si è levata alta la voce di una donna: «L’Australia crede a Olya e Brenda!», ha urlato per tre volte di fila l’anonima contestatrice. Un riferimento alle accuse contro Zverev mosse negli anni passati da due sue ex fidanzate che portano proprio quei due nomi. La prima, Olya Shrypova, lo ha accusato di violenza domestica, in particolare di averla spinta contro un muro e tentato di soffocarla con un cuscino. Ma la donna non ha mai formalizzato le accuse in tribunale, e un’indagine indipendente dell’Atp non ha riscontrato alcuna prova dei presunti abusi. Una seconda ex di Zverev, Brenda Patea, madre di sua figlia Mayla, lo ha poi accusato di lesioni personali. Il tribunale di Berlino ha proclamato in questo caso il non luogo a procedere, dopo che i due hanno risolto però la vicenda con un accordo extragiudiziale che avrebbe comportato il versamento da parte di Zverev di 200mila euro alla donna.

La reazione di Zverev

La contestatrice è poi stata identificata dalla security, bloccata e allontanata dallo stadio di Melbourne. Interpellato in conferenza stampa sull’inatteso incidente, Zverev si è trincerato dietro un rigoroso no comment. «Credo che non ci siano più accuse. Non ce ne sono più da quanto, nove mesi? Credo di aver fatto tutto il possibile e non intendo riaprire l’argomento».

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