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Tregua a Gaza, Tajani annuncia: «Carabinieri presto di nuovo a Rafah». E sui dazi di Trump tranquillizza: «Andiamo nella giusta direzione»

27 Gennaio 2025 - 11:48 Filippo di Chio
antonio tajani gaza tregua rafah donald trump dazi
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Il ministro degli Esteri ha annunciato la ripresa della missione europea al valico tra Striscia ed Egitto. Su Washington azzarda: «Ottimi dialoghi»

I carabinieri italiani torneranno a presidiare il valico di Rafah, il principale punto di passaggio tra la Striscia di Gaza e l’Egitto. A confermarlo è il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio esteri a Bruxelles. «Partiranno dall’Italia con un volo delle nostre forze armate», ha detto Tajani. Quando non è ancora dato saperlo, se sarà questione di ore o di giorni. Di certo, però, è un primo passo concreto per il ritorno in Medio Oriente dei contingenti e delle missioni europee dopo la tregua tra Israele e Hamas. E Tajani non manca di tranquillizzare sulla possibile “guerra di dazi” con il presidente americano Donald Trump, anche alla luce del braccio di ferro con la Colombia delle ultime ore.

La missione europea a Rafah

«È molto importante, è un impegno europeo, come abbiamo sempre chiesto», ha spiegato Antonio Tajani. «Ed è anche un impegno dei nostri carabinieri che sono sempre stati presenti prima a Gerico, per l’addestramento della polizia dell’Autorità Nazionale Palestinese». Il riferimento è alla missione Eubam (European union border assistance mission a Rafah, che dal 2005 ha monitorato le operazioni lungo il principale valico verso la Striscia di Gaza con il compito di distendere quanto più possibile i rapporti tra il governo di Israele e l’Autorità palestinese. In due occasioni, però, la missione era stata interrotta per garantire l’incolumità degli agenti internazionali: nel 2007, quando Hamas prese il controllo della Striscia, e con lo scoppio delle ostilità nel 2023. «L’Italia – ha aggiunto Tajani – è pronta ad essere sempre più presente in Medio Oriente, da un punto di vista politico ma anche con una presenza dei nostri militari in Palestina».

I rapporti con Washington: «Se il buongiorno si vede dal mattino…»

Altro capitolo scottante è ovviamente la rivoluzione dei rapporti con Washington che ha portato l’insediamento di Donald Trump nella Casa Bianca. E in particolare le minacce – ripetute – di dazi che il tycoon ha lanciato in direzione dell’Unione europea. «Le guerre commerciali portano danni a tutti», ha detto Tajani. «E se il buongiorno si vede al mattino – anche nei primi colloqui che abbiamo avuto la premier Meloni con Trump e io con Marco Rubio (segretario di stato americano, ndr) – credo che ci siano margini per un buon dialogo con gli Stati Uniti». Una fiducia, giustificata forse dagli elogi di Trump stesso a Giorgia Meloni, che sarebbe un primo segnale verso «una giusta direzione». L’accordo tra le parti, però, ancora manca.

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