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John Elkann in Parlamento a marzo: riferirà alla Camera sul piano industriale di Stellantis. Le opposizioni esultano: «Finalmente»

27 Gennaio 2025 - 20:30 Bruno Gaetani
john elkann audizione parlamento
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Il presidente del gruppo, dopo aver indugiato a lungo, dovrà chiarire anche sulle prospettive occupazionali

Si terrà mercoledì 19 marzo l’audizione in Parlamento di John Elkann. Dopo mesi di pressing da parte della politica, il presidente del gruppo Stellantis ha fatto sapere di essere finalmente disponibile a essere audito in commissione Attività produttive. Elkann si è accordato con il presidente della commissione competente, il leghista Alberto Luigi Gusmeroli, per individuare una data per la tanto attesa audizione, chiesta a gran voce sia dai partiti della maggioranza che da quelli di opposizione. «Finalmente John Elkann ha trovato tempo per venire in Parlamento. Ne siamo lieti», esulta Alleanza Verdi-Sinistra, che si dice preoccupata per «l’assenza di un piano di rilancio dell’industria dell’auto e il rumore su ulteriori spostamenti di produzione nell’America Trumpiana».

L’audizione di Tavares e il “no” di Elkann

Le prime richieste di audizione di John Elkann risalgono allo scorso dicembre, quando Carlos Tavares ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato di Stellantis. A raccogliere le redini del colosso automobilistico, almeno per il momento, è proprio Elkann, che però non aveva acconsentito ad andare in Parlamento per spiegare le strategie della sua azienda. «Se ha tempo per la Juve lo trovi pure per venire a riferire in aula», lo aveva incalzato senza troppi giri di parole il ministro Matteo Salvini. L’ultimo dirigente di Stellantis a rispondere alle domande di deputati e senatori è stato, lo scorso ottobre, proprio Tavares, poche settimane prima di rassegnare le dimissioni da Stellantis.

I piani di Stellantis per l’Italia

In quell’occasione, il capo di Stellantis fu interrogato sulle strategie di sviluppo del colosso automobilistico, la cui produzione in Italia è crollata dai 631mila veicoli del 2019 ai 387mila del 2024. Le difficoltà del gruppo guidato da John Elkann si inseriscono nella ben più ampia crisi dell’automotive europeo, che sta affrontando con molta fatica la transizione verso i veicoli a batteria e la concorrenza dei marchi cinesi. In Italia, Stellantis impiega più di 40mila lavoratori ed è da diversi mesi che politica e sindacati chiedono al management di chiarire cosa intenda fare nei prossimi anni per proteggere l’occupazione e raggiungere l’obiettivo, fissato dal governo, di tornare a produrre un milione di veicoli all’anno. A metà dello scorso dicembre, Stellantis ha svelato i propri piani per le fabbriche lungo la Penisola, assicurando che ci saranno 2 miliardi di euro di investimenti nel corso del 2025. Al momento, però, si tratta di semplici annunci. E potrebbe essere proprio l’audizione in Parlamento del prossimo 19 marzo a svelare più nei dettagli cosa intenda fare Stellantis in futuro.

Foto copertina: ANSA/Jessica Pasqualon | John Elkann all’inaugurazione della mostra”125 volte Fiat” a Torino

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