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L’aumento delle coperture vaccinali non è collegato a un incremento dei casi di autismo

28 Gennaio 2025 - 11:02 Juanne Pili
Il collegamento vaccini-autismo ha origine truffaldina ed è stata ampiamente smentita negli studi successivi

Circolano su Threads le condivisioni di una cronologia che dovrebbe dimostrare un collegamento tra vaccinazioni e casi di autismo dal 1983 al 2022. Quanto sono attendibili i dati riportati dai No vax? Molto poco, come vedremo.

Per chi ha fretta:

  • Continuano a venire condivisi dei meme dove si mostra un presunto collegamento tra aumento delle dosi di vaccino e casi di autismo.
  • Il collegamento vaccini-autismo ha origine truffaldina ed è stata ampiamente smentita negli studi successivi.
  • La maggiore capacità di diagnosticare i disturbi neuro-evolutivi e i casi compresi nello spettro autistico spiega molto più plausibilmente l’apparente incremento.

Analisi

Il fantomatico collegamento tra incremento dei vaccini e casi di autismo viene riportato nel seguente modo:

COINCIDENZE
Dosi vaccini procapite
1983 = 10 vaccini
2013 = 32 vaccini
2022 = 74 vaccini
Casi di autismo
1983 = 1 su 10mila
2013 = 1 su 88
2022 = 1 su 36

Il collega Pablo Rougerie aveva analizzato per Science Feedback una versione precedente del meme risalente al 2023. Ricalca in buona parte le proporzioni dell’elenco in oggetto. Degno di nota anche il fact-checking di Daniel Funke per AFP:

CDC SCHEDULE
1983 = 10 VACCINES
2013 = 32 VACCINES
2018 = 74 VACCINES
AUTISM RATES
1983 = 1 IN 10,000
2013 = 1 IN 88
2018 = 1 IN 36

La prima versione risale almeno al luglio 2019 a opera di David Icke (meglio noto per essere il padre della teoria del complotto dei Rettiliani). Come riportato nell’analisi di Grace Rahman per Full Fact:

1983: US Children 10 vaccines
Autism rate: 1 in 10,000
2008: US children 36 vaccines
Autism rate: 1 in 150
2013: US children 46 vaccines
Autism rate: 1 in 88

Il meme che collega vaccini e autismo

Originariamente il meme riportava come i vaccini raccomandati dai CDC fossero passati, da 10 nel 1983 a 74 nel 2018 (nella versione in oggetto è il 2022). In realtà, in America i vaccini raccomandati erano 4 nel 1983 e 13 nel 2018. Forse ci si riferiva al numero totale di dosi? Quelle raccomandate passarono da 11 nel 1983 a circa 32-60 nel 2018 (a seconda dell’inclusione o meno del vaccino antinfluenzale). Molti fattori sono aumentati dal 1983, come la popolazione degli Stati Uniti o il numero di utenti di telefoni cellulari, ma nessuno di questi fattori è collegato all’aumento dell’autismo.

Anche se ci fosse una correlazione tra l’aumento delle vaccinazioni e l’aumento dei casi di autismo, questo non implica necessariamente una relazione di causa-effetto. L’unico fattore in comune è il progresso nella ricerca scientifica. Per esempio «il DSM-V, pubblicato nel 2013, ha modificato ancora una volta la definizione di autismo – spiega Rougerie nella sua analisi -, riunendo categorie precedentemente distinte sotto il concetto più ampio di disturbo dello spettro autistico». L’aumento delle diagnosi di autismo si deve quindi a una diminuzione delle diagnosi di «disabilità intellettiva». Oggi invece siamo notevolmente più bravi a individuare i disturbi neuro-evolutivi.

L’idea che i vaccini possano causare l’autismo nei bambini deriva da uno studio truffa pubblicato da Andrew Wakefield su The Lancet e successivamente ritrattato. Funke ha elencato su AFP diversi studi successivi che escludono un collegamento causale:

  • A 2002 study (archived here) found that among 537,303 Danish children, 82 percent of whom had received the MMR vaccine, the risk of autism was the same in both the vaccinated and unvaccinated groups.
  • In 2009, researchers from the Children’s Hospital of Philadelphia examined seven studies looking at a possible association between thimerosal, a mercury-based preservative in vaccines, and autism. All of them failed to support the link (archived here).
  • A 2013 CDC study (archived here) found the amount of antigens, substances in vaccines that trigger the body’s immune response, received during the first two years of life did not increase a child’s risk of developing autism.

Conclusioni

Il collegamento tra vaccini e autismo, oltre a venire sostenuta da personaggi di dubbia attendibilità, da Wakefield a Icke, è stata anche smentita da numerosi studi. I post meme che di tanto in tanto riappaiono in diverse versioni, riportano cifre fuori contesto, spesso imprecise, che ignorano totalmente i miglioramenti che ci sono stati dagli anni ’80 a oggi nella capacità di diagnosticare i disturbi neuro-evolutivi e individuare i casi appartenenti allo spettro autistico.

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