Barbara Berlusconi al Tg1: «Avviso di garanzia a Meloni? Come mio padre nel 1994». Così cadde il primo governo del Cavaliere
«Impossibile non pensare a quell’avviso di garanzia che ricevette mio padre, Silvio Berlusconi». A parlare al Tg1 a poche ore dalla notizia dell’indagine a carico di Giorgia Meloni, Matteo Piantedosi, Carlo Nordio e Alfredo Mantovano per la vicenda del rimpatrio del trafficante libico Najem Osama Almasri è Barbara Berlusconi, terzogenita dell’ex leader di Forza Italia. La dirigente di Fininvest consegna poche parole al Tg della rete ammiraglia Rai, ma sufficienti a tracciare il parallelo «inquietante» con la vicenda che colpì il Cavaliere agli albori della sua carriera di presidente del Consiglio. «Il pensiero va all’avviso di garanzia ricevuto da mio padre durante il vertice Onu a Napoli del 1994. Non so se tratti di giustizia a orologeria, ma il sospetto è legittimo».
Cosa successe a novembre 1994
Quello rievocato da Barbara Berlusconi fu un episodio eclatante che aprì il decennale scontro tra centrodestra e magistratura: il 22 novembre 1994 l’allora premier fu raggiunto da un invito a comparire da parte della procura di Milano con l’accusai di corruzione. La notizia, che lo raggiunse mentre era impegnato in uno dei suoi primi summit internazionali (era alla guida del Paese da pochi mesi dopo la prima vittoria elettorale), era stata anticipata poche ore prima dal Corriere della Sera. Un mese dopo il suo governo cadde, dopo la rottura consumata con la Lega di Umberto Bossi. Per Barbara Berlusconi, oggi appare quanto mai sospetta la coincidenza con la riforma della giustizia su cui la maggioranza di centrodestra sta procedendo in Parlamento.