DeepSeek: così l’intelligenza artificiale low cost cinese sfida sul prezzo quelle occidentali (e fa tremare la Silicon Valley)
Sam Altman la definisce «impressionante, soprattutto per quello che offrono a quel prezzo». Per Donald Trump è «positivo» e potrebbe essere «un campanello d’allarme». Ma a tremare per DeepSeek, l’intelligenza artificiale cinese a basso costo, è l’intera Silicon Valley. Nel fine settimana il chatbot della startup cinese di Ia è diventato l’app gratuita più scaricata sull’App Store statunitense di Apple. Superando proprio ChatGPT di OpenAI. Grazie al suo ultimo modello, l’R1, disponibile a un prezzo molto minore di quello che le principali aziende stanno investendo nello sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Cos’è DeepSeek-V3
DeepSeek non ha accesso ai chip all’avanguardia di Nvidia utilizzati per addestrare i modelli di intelligenza artificiale che alimentano chatbot come ChatGPT. Le esportazioni della tecnologia più potente di Nvidia in Cina sono infatti bloccate per ordine del governo degli Stati Uniti. Eppure la startup cinese fondata nel 2023 a Hangzhou su un progetto del fondo speculativo High-Flyer di Liang Wenfeng, ha modelli di Ia con prestazioni comparabili a quelle delle Big Tech occidentali. Grazie al basso costo di sviluppo dei suoi chatbot sfida il modello economico delle aziende americane. DeepSeek-V3 è stato addestrato con meno di 6 milioni di dollari e usando solo chip Nvidia H800. Il taglio dei costi è dovuto al processo di addestramento ottimizzato, con un minore consumo energetico e un numero inferiore di parametri elaborati.
Il prezzo di DeepSeek
DeepSeek ha un accesso gratuito, contro i 20 dollari o 200 dollari al mese di ChatGPT, a seconda del piano. Il prezzo delle Api è di 27 volte inferiore: 10 dollari contro i 270 del concorrente americano. Ma è soggetto a censura: se interrogato su Piazza Tienanmen o Taiwan, il chatbot non risponde. Sulla privacy, l’app raccoglie dati che può condividere con aziende affiliate o il governo di Pechino. Ma soprattutto è un impianto open source, a differenza di OpenAI, Google o Anthropic. E questo costituisce un approccio che potrebbe rendere più difficile per le aziende occidentali giustificare i costi elevati dei loro modelli chiusi. Liang Wenfeng, 39enne ingegnere informatico, che ha iniziato usando gli algoritmi per investire in Borsa, voleva creare una IA “low cost”, ottimizzando al massimo la potenza di calcolo necessaria. Nei vari test usati per valutare i modelli, dalla logica alla programmazione, i suoi raggiungono o battono quelli a stelle e strisce.
Chi è Liang Wengeng
Liang Wenfeng ha iniziato nel 2021 ad acquistare unità di elaborazione Nvidia. «Quando lo abbiamo incontrato era un nerd con un’acconciatura terribile, parlava di costruire un sistema con 10.000 chip. Non lo abbiamo preso sul serio», racconta un suo socio citato dal Financial Times. È nato in una cittadina del Guangdong ed è figlio di un maestro elementare. Laureato in intelligenza artificiale all’Università di Zhejiang, ha fondato nel 2015 l’hedge fund High-Flyer, che ben presto ha introdotto l’intelligenza artificiale nelle strategie di trading. La scelta di un modello open-source è stata decisiva: «L’innovazione non si protegge con il segreto, ma con velocità e adattamento».
La Silicon Valley
Le capacità del nuovo modello cinese, equivalenti a quelle dei leader americani del settore, preoccupano l’industria perché sono state ottenute a una frazione del costo. La start up sostiene di aver speso solo 5,6 milioni di dollari per svilupparlo. «DeepSeek R1 è il momento Sputnik dell’intelligenza artificiale», ha affermato Marc Andreessen, un importante investitore tecnologico, tracciando parallelismi con il lancio del primo satellite artificiale da parte dell’Unione Sovietica nel 1957. «Se la Cina raggiungesse rapidamente gli Stati Uniti nella corsa all’intelligenza artificiale, l’economia dell’intelligenza artificiale ne verrebbe sconvolta», ha avvertito Kathleen Brooks, direttrice della ricerca presso XTB.
La concorrenza e l’Occidente
Il CEO di Microsoft Satya Nadella ha affermato sui social media che un’intelligenza artificiale più economica sarebbe un vantaggio per tutti. Il suo gruppo prevede di investire 80 miliardi di dollari nell’intelligenza artificiale quest’anno. Meta (Facebook, Instagram) ha annunciato venerdì che le sue spese in conto capitale saliranno ad almeno 60 miliardi. Le prestazioni di DeepSeek hanno soddisfatto anche le start-up con risorse più limitate, come Perplexity AI, che combina un assistente AI e un motore di ricerca online. «DeepSeek R1 è ora disponibile su Perplexity», ha affermato l’azienda su X lunedì, sottolineando che il modello open source e i dati degli utenti sono ospitati su «server occidentali».