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Meloni indagata, ora il governo grida al complotto dei giudici. Crosetto: «Vogliono avvelenare il clima politico»

28 Gennaio 2025 - 19:28 Alba Romano
Reazioni durissime alla notizia degli avvisi di garanzia per il caso Almasri. Salvini: «Vergogna». Tajani: «Scelta assurda, i magistrati studino la Costituzione»

Apriti cielo. Poco dopo l’annuncio dell’indagine a carico di Giorgia Meloni per favoreggiamento e peculato, da governo e maggioranza già fioccano le reazioni durissime contro la magistratura. Oltre alla premier sono stati raggiunti da avviso di garanzia per la vicenda del rimpatrio su un volo di Stato del trafficante libico Najem Osama Almasri anche i ministri dell’Interno Matteo Piantedosi e della Giustizia Carlo Nordio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Un’iniziativa giudiziaria, ma pure una sfida di massimo livello all’esecutivo. Che subito fa quadrato. «Sono dalla parte di Meloni, Piantedosi, Nordio e Mantovano. Difendo la separazione dei poteri e condanno scelte che suonano come una ripicca per la riforma della giustizia», scrive sui social Antonio Tajani. Che parla di «scelta priva di qualsiasi fondamento» e di «attacco al governo» da parte di alcuni magistrati interessati ad «aprire uno scontro col potere politico». «Studino un po’ meglio la Costituzione», è la chiosa al vetriolo del leader di Forza Italia. Tombale pure la reazione dell’altro vicepremier, Matteo Salvini: «Lo stesso procuratore che mi accusò a Palermo ora ci riprova a Roma con il governo di centrodestra. Vergogna, vergogna, vergogna. Riforma della Giustizia, subito!», twitta il leader della Lega.

La «premonizione» di Crosetto

A intervenire è anche il ministro della Difesa Guido Crosetto. Che rievoca per chi lo avesse scordato la sua “premonizione” data oltre un anno fa in un’intervista: «Questo governo può essere messo a rischio solo da una fazione antagonista che ha sempre affossato i governi di centrodestra: l’opposizione giudiziaria. Non mi sorprenderebbe, da qui alle Europee, che si apra una stagione di attacchi su tale fronte», disse criptico a novembre 2023 il cofondatore di FdI al Corriere della Sera. Le Europee sono passate da un pezzo, ma ora Crosetto rivendica quell’allarme: «Oltre due anni fa parlai di opposizione giudiziaria come maggior avversario politico di questo governo. L’assurdo avviso di garanzia odierno al presidente del Consiglio, al ministro dell’Interno, al ministro della Giustizia ed al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, a due giorni dalla incomprensibile protesta dell’Anm nelle aule giudiziarie, costituisce un ulteriore atto per cercare di avvelenare il clima politico, istituzionale e sociale. La mia totale solidarietà agli amici e colleghi», va già duro su X il ministro della Difesa. Toni mai così duri, dal governo Meloni, nei confronti dei giudici. Proprio ciò che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella più temeva e si era mosso in prima persona per scongiurare, nella doppia veste di capo dello Stato e di presidente del Consiglio superiore della magistratura.

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