Chiara Ferragni rinviata a giudizio per truffa aggravata a Milano

L’influencer Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per truffa aggravata. La citazione risale a settembre ma il relativo decreto è stato notificato solo stamattina 29 gennaio agli avvocati Gennaro Iannacone e Marcello Bana. Il Corriere della Sera scrive che per il caso del pandoro Ferragni aveva trovato un accordo con il Codacons per dare 200 mila euro in beneficenza e chiudere il processo. Ma la procura ha deciso di non riconsiderare le accuse contenute nell’inchiesta conclusa a ottobre.

Secondo l’accusa nel novembre 2021 Balocco firmò un contratto da 1.075.000 euro con Fenice srl e Tbs Crew srl, che fanno capo a Ferragni, per promuovere e vendere il pandoro griffato dall’influencer. Facendo, però, credere ai consumatori con «informazioni fuorvianti» che, acquistandone una confezione al triplo del prezzo di mercato (9,37 euro invece che 3,68), avrebbero contribuito a fare una donazione all’ospedale Regina Margherita di Torino. In realtà, la donazione c’era stata mesi prima con una una tantum da 50 mila euro versata da Balocco.

«Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno. Dovrò purtroppo convivere ancora del tempo con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta, ma sono pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza», fa sapere l’influencer in una nota.