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La falsa notizia dei vaccini a mRNA che «soddisfano le condizioni per il ritiro»

29 Gennaio 2025 - 13:25 Juanne Pili
Le tre condizioni citate dai No vax contro i vaccini a mRNA sono in realtà vecchie narrazioni già smentite

Le clip costruite attorno a personaggi vicini al mondo No vax, che fanno affermazioni contro le vaccinazioni basate esclusivamente sul principio di autorità, abbondano su Facebook. Stavolta trattiamo le condivisioni delle affermazioni attribuite all’epidemiologo Nicolas Hülscher, secondo il quale tutte e tre le condizioni per il ritiro dei vaccini a mRNA contro la Covid-19 sarebbero state raggiunte.

Per chi ha fretta:

  • Secondo l’epdiemiologo Hülscher i vaccini Covidsoddisferebbero tre le condizioni che ne giustificherebbero il ritiro.
  • Il medico è noto per aver diffuso precedenti affermazioni contro i vaccini a mRNA non supportate scientificamente.
  • Le tre condizioni in realtà sono vecchie narrazioni No vax già smentite: contaminazioni pericolose di DNA; efficacia negativa e eccesso di morti.

Analisi

Le condivisioni riportano il seguente testo:

Dott. Nicolas Hülscher, epidemiologo: Tutte e tre le condizioni per il ritiro dei “vaccini” mRNA covid-19 sono state raggiunte. Ora si deve ritirare il farmaco dal commercio.

Le condizioni sui vaccini a mRNA che sarebbero da ritirare

Non è la prima volta che Hülscher imputa ai vaccini a mRNA le peggior cose senza mai dimostrarlo realmente, come avevamo visto in due precedenti analisi, prima attraverso un preprint ritrattato, poi su almeno una pubblicazione su riviste sospette di essere predatorie, come avevamo visto qui e qui. Nel filmato si elencano cinque condizioni che dovrebbero portare a un ritiro dei vaccini Covid, tutte sarebbero supportate da “studi”; ma come abbiamo visto con lo stesso Hülscher se ne possono trovare d’ogni tipo, bisogna vedere però come vengono svolti. Del resto si parla di “argomenti” triti e ritriti già abbondantemente smentiti:

La prima condizione sarebbe dovuta alla contaminazione di DNA del virus delle scimmie SV40, che sarebbe collegato a gravi eventi avversi come l’insorgere di tumori. Nella nostra Guida spiegavamo che per accelerare la produzione dei vaccini a mRNA si usano anelli di DNA chiamati plasmidi, mediante alcuni batteri. Questi si moltiplicano in colture. Si producono così numerose copie della sequenza di DNA usato come “stampo”, da cui si ottiene l’mRNA corrispondente. Come spiegava Tanya Lewis nella sua analisi per Scientific American, non risulta affatto l’uso di DNA del SV40 nella produzione dei vaccini a mRNA. È emblematico notare che tale contaminante si palesò realmente in passato nei primi vaccini anti-polio, senza riscontrare eventi avversi collegati, come l’insorgere di tumori. Si tratta per altro di un vecchio bersaglio delle narrazioni No vax.

La seconda condizione sarebbe la cosiddetta «efficacia negativa», che molti No vax usano per sostenere che i vaccini Covid provocherebbero una sindrome da immunodeficienza denominata VAIDS. Come per l’SV40 anche in questo caso parliamo di un vecchio “cavallo di battaglia” dei movimento anti-vaccino che esistono da ben prima della pandemia di Covid-19. Tutto è dovuto a una incapacità di leggere i dati statistici. Per esempio, se la quasi totalità della popolazione riceve il vaccino, mentre è difficile raccogliere dati su chi non si vaccina; è normale che nelle tabelle degli enti sanitari risulterà che si ammala di più chi si vaccina. Si dovrebbe invece vedere quanti casi gravi di Covid-19 si contavano prima e dopo i vaccini; se gli eventi avversi gravi risultano più probabili da vaccinati o da ammalati, eccetera. Ecco un elenco di alcune nostre analisi precedenti dove potete approfondire:

La terza condizione riguarda il fantomatico eccesso di morti collegato tra i vaccinati. Si cita in particolare la stima dei 17 milioni di decessi in tutto il mondo fino a settembre 2023. Ne avevamo trattato in una nostra analisi lo scorso agosto. Si trattava di un report che rappresenta solo uno tra i vari tentativi di screditare i vaccini, ignorando i collegamenti realmente certificati tra decessi e i casi di Covid grave. Il documento in oggetto negare per altro che la Covid-19 avesse causato una reale emergenza sanitaria.

Gli autori suggerivano l’eccesso di morti in piena pandemia fosse dovuto alle vaccinazioni di massa. Tra gli autori troviamo personaggi come Denis G. Rancourt, Joseph Hickey e Christian Linard, che figurano anche come membri dell’Associazione che ha pubblicato il documento. Dell’ex professore di fisica all’Università di Ottawa Denis Rancourt avevamo trattato qui. Secondo l’ex docente, cacciato dal suo ateneo per la condotta “controversa“, «la maggior parte dei paesi non ha registrato alcun numero di morti in eccesso fino a quando non sono state lanciate le iniezioni di mRNA». Sempre secondo Rancourt «non c’era alcun agente patogeno particolarmente virulento, non c’è alcuna prova a riguardo. Non c’è nulla che si stia diffondendo che causi la morte».

La realtà è ben diversa. I decessi Covid in terapia intensiva sono drasticamente calati proprio a seguito dei vaccini, come avevamo mostrato qui. Che le terapie intensive fossero al collasso è confermato dal personale ospedaliero e dai parenti delle vittime in tutto il mondo. Per approfondire potete leggere quiqui e qui.

Conclusioni

Come abbiamo visto le tre condizioni che giustificherebbero il ritiro dei vaccini a mRNA contro la Covid-19 sono in realtà vecchie narrazioni No vax già abbondantemente smentite, come abbiamo potuto appurare in precedenti analisi.

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