Gaza, giovedì Hamas rilascia altri 8 ostaggi. Oltre a 3 israeliani liberi anche 5 thailandesi: chi sono
Sono otto gli ostaggi che Hamas dovrebbe liberare nella mattinata di domani, giovedì 30 gennaio: tre israeliani e cinque thailandesi, rapiti tutti nel corso dell’assalto terroristico del 7 ottobre. Lo ha annunciato oggi Hamas, che ha fornito a Israele i nomi dei suoi tre cittadini che saranno rilasciati da Gaza: si tratta della 29enne Arbel Yehud, della soldatessa 20enne Agam Berger e dell’80enne Gadi Moses. Oltre a loro, saranno liberati anche cinque cittadini thailandesi, le cui identità non sono note. Il round di rilasci di giovedì è considerato «aggiuntivo» rispetto a quello già previsto per sabato, quando saranno liberati altri tre ostaggi. Hamas insieme con la Jihad islamica palestinese aveva accettato domenica sera di prevedere i tre ulteriori rilasci dopo che nel weekend era salito lo scontro con Israele sul rispetto delle condizioni dell’accordo di tregua. Lo Stato ebraico denunciava il tradimento degli accordi per il doppio rinvio della liberazione di Arbel Yehoud, e per questo aveva bloccato il passaggio dei civili palestinesi verso il nord della Striscia. Poi lo sblocco dell’intesa grazie allo sforzo dei mediatori nella serata di domenica, dopo la quale Israele ha consentito la riapertura del corridoio di Netzarim.
January 29, 2025
Tregua in bilico: i colloqui tra Usa e Israele
Nella prima fase del cessate il fuoco, entrato in vigore domenica 19 gennaio, Hamas dovrebbe liberare nel complesso 33 ostaggi israeliani. In cambio, oltre all’ingresso di aiuti ingenti per la popolazione di Gaza, Israele libera centinaia di detenuti palestinesi, inclusi molti condannati o indagati per terrorismo. Dalla prossima settimana, le due parti dovrebbero iniziare formalmente a negoziare sull’implementazione della fase 2 dell’intesa, che dovrebbe consentire la liberazione di ulteriori ostaggi e prigionieri e la prosecuzione del ritiro delle forze israeliane da Gaza. La destra israeliana preme però su Netanyahu perché non consenta che Hamas riprenda il controllo della Striscia, e riprenda dunque la guerra. La questione è in realtà già al centro delle interlocuzioni sull’asse con Washington. Oggi è tornato in Israele (e a Gaza) l’inviato speciale Usa per il Medio Oriente Steve Witkoff, che ne ha parlato a quattr’occhi con Benjamin Netanyahu. Il quale martedì prossimo avrà modo di farlo direttamente con Donald Trump presidente Usa: sarà il primo leader straniero ricevuto dal tycoon dopo il suo ritorno alla Casa Bianca.
January 28, 2025
Erdogan riceve i leader di Hamas
Chi sul fronte opposto torna a candidarsi volentieri come protettore di Hamas è invece Recep Tayyip Erdogan. Il presidente turco ha ricevuto oggi ad Ankara i vertici del gruppo terroristico palestinese. La presidenza della Repubblica turca ne ha dato notizia pubblicando su X una foto dell’incontro: ad essere ricevuti in pompa magna i leader di Hamas Muhammad Darwish, Khalil al-Hayya, Zaher Jabarin e Khaled
Mashaal. Alla presenza anche del del ministro degli Esteri di Ankara Hakan Fidan oltre che del potetne capo dei servizi segreti di Ankara Ibrahim Kalin.
January 29, 2025