Meloni e il caso Almasri: «In gioco la sicurezza dell’Italia, no passi indietro». La sorella Arianna: «Alcuni vogliono solo perpetuare il loro potere»
All’«avanti a testa alta» con in mano la comunicazione di iscrizione nel registro degli indagati, la premier Giorgia Meloni ribadisce la sua posizione in merito al caso Almasri sui social. «Il nostro impegno per difendere l’Italia proseguirà, come sempre, con determinazione e senza esitazioni», ha scritto la presidente del Consiglio sul suo profilo di X. «Quando sono in gioco la sicurezza della Nazione e l’interesse degli italiani, non esiste spazio per passi indietro. Dritti per la nostra strada». Le accuse di favoreggiamento e peculato, scaturite dalla denuncia dell’avvocato Luigi Li Gotti, sono state etichettate dal centrodestra come «giustizia a orologeria». E una sorta di “escalation” nello scontro che da mesi contrappone magistratura e governo.
Il nostro impegno per difendere l’Italia proseguirà, come sempre, con determinazione e senza esitazioni.
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) January 29, 2025
Quando sono in gioco la sicurezza della Nazione e l’interesse degli italiani, non esiste spazio per passi indietro.
Dritti per la nostra strada. pic.twitter.com/Hl1y7F0iIZ
Il sostegno della sorella Arianna: «Sei il nostro orgoglio»
«Avanti sorella mia, sei il nostro orgoglio»: dopo il supporto degli alleati politici – e di Barbara Berlusconi -, anche la sorella Arianna si è stretta alla premier. «Anni di vergogna, derisione rassegnazione. Poi l’Italia rialza improvvisamente la testa. Fiera, rispettata, ascoltata, guardata come un modello», ha scritto in un post su Instagram. «Tante cose ancora da risolvere, certo, ma una speranza che improvvisamente divampa. Un orgoglio che torna, impetuoso, e tante, tante persone che si rimettono a remare, tutte nella stessa direzione. Si può fare! Si può ancora stupire e crescere! Si può tornare grandi!».
E poi le accuse di «meschinità» verso chi non accetta il corso della storia: «Perché in un’Italia così non c’è più spazio per la meschinità. E perché, per alcuni, dovessero anche rimanere solo macerie, l’importante è continuare a perpetuare la loro fetta di potere». Eppure, conclude Arianna Meloni, «la storia è fatta di uomini e donne, di piccoli passi e scelte quotidiane. È tempo che le persone perbene di questa martoriata nazione scelgano da che parte stare».