«Sporco ne*ro», l’insulto degli studenti del liceo Montessori di Roma a un operatore di sostegno. La preside: «Farà lezioni di tolleranza in classe»
«Sporco ne*ro». È l’insulto razzista rivolto da alcuni studenti a un operatore di sostegno mentre assisteva un bambino con disabilità nella scuola elementare Contardo Ferrini di Roma. L’offesa, che risale a qualche giorno fa, è arrivata dal bagno del liceo Montessori che affaccia di fronte alla primaria in questione. Liceo già finito sotto i riflettori lo scorso ottobre, quando due studenti sono stati immortalati in classe mentre facevano il saluto romano. Successivamente, nello stesso istituto, sono apparsi anche dei manifesti di protesta contro lo scrittore antifascista Antonio Scurati. Ora, un nuovo episodio fa tremare l’ambiente scolastico, ma questa volta la reazione è stata netta: i rappresentanti degli studenti hanno condannato fermamente l’accaduto e hanno proposto un’assemblea straordinaria per discutere di razzismo e sensibilizzare l’intera comunità scolastica. L’operatore di sostegno vittima dell’insulto ha deciso di non rivelare l’identità di chi lo ha offeso. Dal canto suo, la preside ha fatto sapere di averlo invitato nel suo liceo. Invito accettato dal diretto interessato, che andrà a parlare nelle classi raccontando la sua storia e sensibilizzando contro il razzismo.
La condanna della preside e degli studenti
La proposta degli studenti di organizzare un’assemblea è stata accolta con favore dalla dirigente del liceo Montessori, Maria De Luca, che ha inviato una lettera ai genitori e agli alunni. «Sono orgogliosa del fatto che i ragazzi abbiano reagito in questo modo e vorrei tranquillizzare tutti: insieme al collega della Ferrini, il dirigente scolastico Francesco Consalvi, mi sto occupando di questa vicenda per trasformarla in un momento di educazione civica», ha dichiarato. Sulla vicenda, è intervenuto anche il collettivo studentesco del liceo Montessori. «Condanniamo fermamente quanto successo all’interno della nostra scuola, dove alcuni studenti, affacciati dalla finestra del bagno al terzo piano, hanno urlato contro un operatore Oepac della scuola elementare adiacente alla sede di via Casperia», hanno commentato in una nota. «La nostra scuola, come già ribadito in più occasioni è e continuerà sempre a essere un presidio antirazzista e antifascista all’interno del territorio. Non c’è spazio al Montessori per questi comportamenti. Non possiamo permettere che passino inosservati».