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Trump accusa Biden dopo lo schianto su Washington: «Ha messo gente con problemi psichiatrici a gestire il traffico aereo»

30 Gennaio 2025 - 18:14 Ugo Milano
Il presidente Usa durissimo contro il suo predecessore: «Coi programmi di diversità e inclusione ha aperto le porte di gente instabile tra i controllori di volo»

Le autorità americane indagheranno sulle cause dell’incidente aereo nel quale la scorsa notte a Washington sono morte 67 persone, ma Donald Trump ha già le idee chiare su quale sia il problema di fondo che piaga l’aviazione civile americana: la presenza di molti controllori di volo non all’altezza del loro compito, consentita se non incoraggiata negli anni passati dall’Amministrazione Biden. È un’accusa pesantissima quella che Trump evoca nella conferenza stampa alla Casa Bianca del day after della tragedia. Si guarda, per ora, dall’indicare una correlazione causa-effetto certa. Ma nonappena passa dalle parole di dolore e vicinanza alle famiglie delle vittime all’analisi dell’accaduto, Trump punta il dito contro l’Amministrazione del suo predecessore. «Nel 2016 io avevo posto i più alti standard di sicurezza come parametro guida per l’aviazione civile, loro li hanno riabbassati e hanno messo davanti a tutto scelte politiche». Il leader repubblicano spiega a cosa si riferisce citando una serie di articoli di giornale: «Non puoi avere persone qualsiasi a fare questo lavoro, devi avere gente di talento. Invece c’è stata una spinta per la diversity nella Federal Aviation Authority (FAA) per inserire persone con severe disabilità mentali e psichiatriche come controllori di volo». E così molte persone inadatte a ruoli così delicati avrebbero affollato i ranghi dell’autorità per l’aviazione civile, sostiene Trump, sostenuto dal suo vice J.D. Vance e dal neo-ministro dei Trasporti Sean Duffy. Non a caso «tra i primi ordini esecutivi che ho firmato il 20 gennaio c’è stato quello per bloccare le politiche di diversità e inclusione nell’FAA», rivendica il presidente Usa. Che conferma di essere pronto ora a operare licenziamenti in tutti i casi in cui sarà accertato che vi sono persone «mentalmente non competenti» in posizioni delicate all’FAA.

L’errore dei controllori di volo e il dolore per le vittime russe

Secondo Trump, insomma, la tragedia della scorsa notte «si poteva evitare». Secondo la sua analisi preliminare che già tiene a condividere coi cronisti alla Casa Bianca, infatti, «l’elicottero e l’aereo volavano alla stessa altezza, in direzione l’uno dell’altro. Ed era una notte fredda, sì, ma chiara. Dunque qualcuno avrebbe dovuto accorgersene ed allertare sul pericolo. Invece non è successo». O meglio, precisa, quando l’hanno fatto, avvertendo l’elicottero del pericolo imminente, era probabilmente ormai troppo tardi. «L’elicottero era in un pessimo angolo, ha fatto un’ultima svolta, nella direzione sbagliata, ma chissà se sarebbe cambiato qualcosa comunque. Pochi secondi dopo c’è stato lo schianto. E 67 sono morte in modo violento, ora le piangiamo tutti insieme come una nazione, come una sola famiglia». Trump manda poi un altro implicito messaggio politico quando ricorda che a bordo dell’aereo schiantatosi c’erano, oltre che decine di cittadini americani, pure alcuni russi. «Gente di grande talento», nota con tono grave. Si tratta di Evgenia Shishkova e Vadim Naumov, due atleti di fama mondiale, già ex campioni del mondo di pattinaggio artistico, che dal 2017 lavoravano nel club sportivo di Boston. «Mi dispiace molto», aggiunge Trump. Poi, quando un cronista gli chiede se l’Amministrazione Usa si muoverà per facilitare il rientro dei loro corpi nel Paese d’origine, considerato che ad oggi non ci sono voli diretti civli tra i due Paesi, Trump conferma senza indugio: «La risposta è sì, iamo già stati in contatto con la Russia».

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