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Insulti sessisti a Rebecca Staffelli: chiesti mille euro di multa per diffamazione all’utente che rese virale la canzone del trapper Mr Rizzus

30 Gennaio 2025 - 11:39 Ugo Milano
rebecca staffelli trapper mr rizzus multa mille euro diffamazione
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Dopo la condanna dell'autore del brano, arriva la richiesta di condanna anche per un giovane della provincia di Sondrio che aveva pubblicato sui social un elogio alle parole del trapper

Mille euro di multa per aver diffamato Rebecca Staffelli pubblicando sul profilo Instagram il brano del trapper Mr Rizzus, che conteneva frasi sessiste e violente rivolte all’inviata di Striscia la notizia, e per averla taggata nel post: questa la richiesta del tribunale di Monza nei confronti di un “leone da tastiera” residente nella provincia di Sondrio. Secondo i pm, il giovane avrebbe commesso il reato di diffamazione aggravata dal mezzo dei social, avendo reso le offese «raggiungibili a un numero illimitato di persone». La sentenza, che segue la condanna definitiva dell’autore della canzone, è prevista per il prossimo aprile.

Il post su Instagram e l’elogio a Mr Rizzus

Il trapper e youtuber Simone Rizzuto, in arte Mr Rizzus, era già stato condannato lo scorso giugno a 10 mesi di reclusione in rito abbreviato e al pagamento di una provvisionale di 3mila euro. Il motivo sono proprio le offese contenute nella canzone Non ci siamo e il testo lesivo della dignità della 26enne. Simone P., giovane di Tirano in provincia di Sondrio, ha poi pubblicato sul suo account di Instagram un video in cui cantava una frase della canzone. A corredo del post, secondo quanto riferito dalla polizia postale, il giovane aveva taggato il profilo di Rebecca Staffelli invitando tutti a seguire le indicazioni violente di Mr Rizzus.

Staffelli: «Ho cambiato casa per paura»

Secondo quanto ha raccontato la stessa Staffelli in aula, era stato proprio il tag di Simone P. a renderle noto il testo della canzone. Di fronte a quelle parole – non solo la canzone in sé ma anche l’incitamento a renderle concrete – la 26enne si era spaventata a tal punto da cambiare casa, oscurare i vetri dell’auto, chiamare le forze dell’ordine quando si sentiva seguita e smettere di uscire da sola la sera. «L’ho scoperto quando sono stata taggata su Instagram da questo sconosciuto che cantava la frase su di me complimentandosi con Mr Rizzus», ha detto la diretta interessata. «Un incitamento alla violenza che ha scatenato in me molta paura perché spronava altre persone a farmi del male ed è stata seguita da insulti e minacce di altri che avevano condiviso a catena».

La posizione della difesa

Per la sentenza definitiva bisognerà appunto attendere il prossimo aprile. Il legale dell’imputato sostiene che il giovane di Tirano vada assolto dall’accusa perché «l’offesa è arrivata direttamente alla parte offesa, che in questo modo è venuta a conoscenza della canzone». Questa, dunque, sarebbe stata «solo riprodotta», senza diffamare Rebecca Staffelli.

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