Queste foto del ghiacciaio Petermann non smentiscono il Cambiamento climatico
Secondo diverse condivisioni Facebook (per esempio qui e qui) il ghiacciaio Petermann, in Groenlandia, smentirebbe il Cambiamento climatico. Il ritiro dei ghiacciai è infatti uno dei segni più evidenti del riscaldamento globale. Cresciuto di quasi 16 chilometri dal 2012 – come riporta la narrazione -, ora i media non ne parlerebbero più, nonostante né prevedessero la scomparsa. Vediamo di cosa si tratta realmente.
Per chi ha fretta:
- Un confronto di immagini satellitari del ghiacciaio Petermann dà l’impressione che questo sia cresciuto.
- Quella che si vede è in realtà la linea in superficie che può ciclicamente estendersi ben oltre la grounding line situata nel fondale, per poi sgretolarsi.
- Complessivamente infatti il ghiacciaio continua a perdere massa.
Analisi
Le condivisioni sul ghiacciaio Petermann si presentano generalmente con un confronto tra un’immagine satellitare del 2012 e una del 2023, con la seguente didascalia:
Mentre in Europa ci sciogliamo al solo pensiero del riscaldamento globale, in Groenlandia il ghiacciaio, da bravo ‘ribelle’, ha deciso di crescere dal 2012!
Forse non gli è arrivata la mail sul cambiamento climatico
Il ghiacciaio Petermann smentisce il Cambiamento climatico?
Del caso riguardante la presunta ricrescita del ghiacciaio Petermann si sono già occupati i colleghi di Reuters nel settembre 2023. Sebbene la parte terminale del ghiacciaio mostri un’avanzata superficiale nel 2023, questa è dovuta dovuta a un ciclo naturale, mentre complessivamente non c’è stata alcuna crescita, gli studi in merito dimostrano una significativa perdita di massa del ghiacciaio a causa della fusione sottomarina. Questa massa ridotta è confermata da dati satellitari e dalle ricerche effettuate sul ghiaccio, indicando un ritiro generale nonostante l’avanzata superficiale.
Lo si vede chiaramente in uno studio pubblicato su Pnas proprio nel periodo in cui sarebbe avvenuta la presunta ricrescita. I ricercatori dimostrano che la parte inferiore del ghiacciaio Petermann si sta erodendo a un ritmo persino più elevato di quanto ci si aspettava. Questi risultati si corroborano con quelli complessivi del Gravity Recovery and Climate Experiment (GRACE) della NASA.
Le calotte glaciali scorrono lentamente nel mare, formando lingue di ghiaccio galleggianti o piattaforme di ghiaccio che periodicamente si sgretolano. L’acqua dell’oceano infatti fonde il ghiaccio dal basso.
Conclusioni
Il ghiacciaio Petermann non si sta rigenerando, ma continua a fondersi. Ciclicamente sulla superficie del mare si possono vedere delle lingue di ghiaccio, ma queste vanno ben oltre la grounding line situata nel fondale, indice del fatto che vi è una progressiva e inesorabile perdita di massa.
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