Rita Pavone, il primo orgasmo al cinema e la proposta di matrimonio di Teddy Reno: «Mio padre lo buttò dalle scale»
Rita Pavone, 79 anni, ha venduto 50 milioni di dischi. E ha scritto Gemma e le altre, che uscirà il 25 febbraio per La Nave di Teseo. In un’intervista al Corriere della Sera dice che nonostante sia piccolina si arrabbia facilmente e reagisce: «In seconda elementare avevo una compagna ricca che veniva con l’autista. Piena di foruncoli, con gli occhialoni. Ce l’aveva con me. Un giorno mi gridò una cosa brutta, che non ripeterò. Le tirai un pugno sulla fronte, rompendole la montatura. Mandarono a chiamare mia mamma. “Sua figlia è il bandito Giuliano”. Sospesa per due settimane. “Papà ti picchia con la cinghia”, mi minacciò tornando a casa. Ma quando gli sussurrai all’orecchio cosa mi aveva detto quella lì, lui rispose: “Hai fatto bene”».
Il ladro in casa
E con l’età non ha perso la verve: «Quindici anni fa sorpresi un ladro che usciva da casa mia, in Spagna, con la roba in mano. Gli saltai sulle spalle gridandogli “Ladròn, ladròn!” mentre gli davo dei pugni in testa. Mi buttò a terra e mise la mano in tasca. Credevo stesse per estrarre la pistola, ma era uno spruzzo per addormentarmi. Capirai, con me ce ne voleva un litro».
Il padre la iscrisse al Festival degli Sconosciuti. «Mamma era furiosa. “Me la porti sulla cattiva strada”. E mi cambiò la vita da un giorno all’altro. Incisi un disco e mi invitarono in tv con Morandi». Che ebbe per lei una cotta, ma lei non se ne accorse mai. Poi arrivò Teddy Reno: «Era diventato il mio manager. Lo chiamavo così, gli davo del lei. Aveva una fidanzata in ogni posto. Quando qualcuna piangeva disperata, era mia mamma che la consolava».
L’amore
Se ne innamorò. E fu: «Come te non c’è nessuno». «Me ne accorsi quando, durante un viaggio in macchina, una ragazza del tour cominciò a leccargli un orecchio. Provai odio, ero gelosa. Non di lei, ma di lui. Me ne vergogno, feci in modo che l’impresario la scaricasse ». Il primo bacio in Argentina: «Mi disse: “Per me sarà per sempre”. Era già sposato e aveva 19 anni di più. Per questo abbiamo cercato di tenere tutto nascosto per due anni, finché non ha ottenuto il divorzio in Messico, che valeva ovunque, non in Italia, così nel 1968 siamo andati a Lugano. Però sono stata chiara: “Alle nozze voglio arrivarci illibata”. Mamma ci teneva. “Se mi vuole bene aspetterà”».
Ma, confessa, «anche i miei ormoni correvano, sa. Al cinema uscì Picnic con William Holden. C’è una scena in cui gli strappano la camicia e rimane col torace nudo. Credo di aver provato il mio primo orgasmo. Lo rividi 13 volte».
56 anni di matrimonio
«Ero piccola e piallata. Ma molto carina. E ho avuto un sacco di personaggi famosi che mi hanno fatto la corte, un giorno saprete chi sono. Di cattiverie in quel periodo ce ne dissero tante. Che Ferruccio mi sposava per interesse. Che aveva trovato “l’uovo di Pavone”. E il nostro matrimonio sarebbe durato lo spazio di una canzone», racconta. E invece sono sposati da 56 anni: Ora lui ne ha 99 ed è piuttosto confuso. Eppure, quando torno a casa mi dice sempre: “Mi sei mancata tanto”. Si preoccupa se ho mangiato, se sono sola». Ha conosciuto anche Elvis Presley: «Lo incontrai a Nashville nel 1965, mentre incidevo un disco country. Già al mattino avevo conosciuto Brenda Lee, un mito, gran cofana di capelli. Poi sentii quelli dello studio di registrazione dire che Presley sarebbe arrivato in serata. Chiesi che me lo presentassero. “Impossibile”. Allora mi misi a piangere».
Il pianto per Elvis
E funzionò: «Infatti. “Dai, se fai la brava te lo facciamo conoscere”. Elvis arrivò a mezzanotte. Rayban gialli, basettoni, camicia nera e azzurra. “Ma io ti conosco, sei la ragazzina l’italiana che ho visto in tv!”. E mi diede un bacio sulla guancia». Il padre, invece, «si mise con una ragazza di 30 meno, spendeva e spandeva. Si sentiva solo perché mamma stava sempre con me. La capivo. Aveva lavato la biancheria a casa dei ricchi, con i geloni sulle mani. Viaggiare con me era la rivincita».
Il matrimonio e le scale
E non voleva che sposasse “Ferruccio”, cioè Teddy Reno: «“È troppo vecchio per te”. Quando gli chiese la mia mano, lo spinse giù dalle scale. “Se la sposi ti tolgo da questo mondo”. Dopo la nascita del mio primo figlio si arrese: “Mi sa che con voi due ho proprio toppato”». Infine, Pippo Baudo che le bocciava ogni canzone per Sanremo: «Di lui non parlo, il peggior dispetto. Non mi poteva soffrire, non so perché». Ne è sicura? «Sicurissima».