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In Sicilia multe fino a 500 euro per i genitori dei bimbi che usano cellulari e tablet in pubblico

31 Gennaio 2025 - 17:23 Ygnazia Cigna
sicilia stop cellulari 5 anni
sicilia stop cellulari 5 anni
La norma, che riguarda i minori fino a 5 anni, è passata in Assemblea regionale siciliana ed è stata ideata dal deputato e pediatra M5S Carlo Gilistro. Ora serve il via libera di Roma

Basta bambini con i cellulari al ristorante, sui mezzi pubblici o per strada. I genitori dovranno trovare metodi più educativi per intrattenere i loro piccoli, se in Sicilia ci sarà il via libera definitivo a una nuova legge che potrebbe rivoluzionare le abitudini digitali delle famiglie. L’Assemblea regionale siciliana ha, infatti, approvato all’unanimità una nuova norma che – dato il tema in questione – dovrà sbarcare a Roma e ottenere la ratifica del Parlamento. L’ideatore del disegno di legge è il deputato del Movimento 5 Stelle e pediatra Carlo Gilistro, che ha promosso l’iniziativa con un obiettivo preciso: prevenire i disturbi psico-fisici nei minori fino a cinque anni. «L’uso eccessivo di cellulari e dispositivi digitali può causare gravi danni ai minori. I genitori devono essere consapevoli dei rischi che questi strumenti comportano per i loro figli: ansia, attacchi di panico, aggressività, fino a fenomeni più complessi come il cyberbullismo e il ritiro sociale», ha spiegato il pentastellato in un video diffuso sui social dopo l’approvazione del testo in Assemblea.

Il divieto nelle scuole

La proposta ha riscosso consenso bipartisan al punto che il vice capogruppo del Partito Democratico, Mario Giambona, ha deciso di estendere – con un emendamento – il divieto anche alle scuole medie e superiori durante le ore di lezione. Una misura che si allinea perfettamente con quella già varata dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che nei mesi scorsi ha imposto il divieto assoluto di utilizzo dei cellulari in classe, anche per fini educativi e didattici, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola media. La norma prende di mira un problema sempre più diffuso, che il promotore ha scelto di mette nero su bianco nel testo: la «nomofobia», ovvero la paura ansia di rimanere separati dal proprio cellulare.

Multe fino a 500 euro

«Questo fenomeno colpisce una vasta fascia della popolazione, con sintomi che vanno dall’ansia alla perdita di concentrazione, dalla riduzione della capacità di apprendimento ai ritardi nello sviluppo del linguaggio, fino a disturbi del sonno e alterazioni dell’umore che possono sfociare in episodi di aggressività ingiustificata e isolamento sociale», si legge nel testo della legge. E per chi trasgredisce, quest’ultima prevede sanzioni severe: chi non rispetterà il divieto rischia una multa che va dai 150 ai 500 euro. Sarà l’autorità giudiziaria a occuparsi degli accertamenti e dell’applicazione delle sanzioni.

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